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  #11  
Vecchio 29-10-2013, 15:29
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Capitolo 7

Quella che si presentò davanti agli occhi di Miroku e Sango era una dimora dall’aspetto quasi spettrale,grande e lussuosa ma allo tempo sinistra.

I due si guardarono e seguirono Kimiko fino all’ingresso.

Una volta sull’uscio dell’entrata la donna si voltò verso di loro abbozzando un sorriso “vi do il benvenuto e spero che il vostro lavoro vada per il meglio,seguitemi all’interno”.

La sterminatrice e il monaco scoprirono poi l’esistenza di un altro giardino,un giardino particolare però: vi era una barriera tutt’intorno.

I due stavano arrivando alla conclusione di essere stati ingannati quando una volta voltatasi verso la donna,che nel frattempo era rimasta indietro,non poterono non notare l’aura blu che in quel momento contornava il suo corpo.

Sango posò una mano sull’hiraikotsu e Kirara ringhiò.

“Iniziate pure a lavorare,voglio vedere che cosa sapete fare” l’aura di Kimiko si allargò raggiungendo il tronco di un’albero,che presto volteggiò nell’aria.

Stava raggiungendo Sango,che nel frattempo aveva estratto veloce la sua arma,ma Miroku le si parò davanti aprendo il vortice.

Sorpreso però capi che non gli era possibile risucchiare nulla.

“Illuso,non puoi risucchiare la mia aura” sghignazzò Kimiko mentre l’albero rovinava a terra dopo averli colpiti.

Miroku si ritrovò con le gambe bloccate mentre Sango era solo svenuta battendo la testa.

Kirara cercò di attaccare la donna ma l’aura che la circondava era praticamente impenetrabile.

“Avete gia finito??” Kimiko fece roteare in aria una grossa pietra che ben presto colpi Kirara.

“Kirara no!!” urlò Sango che nel frattempo si era risvegliata,aiutò Miroku a liberarsi ed attaccò la donna con il suo hiraikotsu,ma neanche quello po nulla contro di lei.

Il monaco aveva le gambe ferite e riusciva a stare in piedi a malapena,si guardò intorno pensando ad un diversivo ma era una situazione assurda: possibile che quell’essere non potesse essere scalfito in nessun modo?!.

Sango era accorsa da Kirara che nel frattempo era riuscita a liberarsi dal masso,che non era poi cosi grande.

Guardando in alto una lieve luce violacea proveniente da una finestra distrasse Miroku: che fosse da qualcosa che si trovava all’interno che derivava quel potere?.

Ma Kimiko si era accorta di tutto e lo colpì con l’hiraikotsu di Sango facendolo rovinare a terra.

“Miserabile!!” esclamò Sango saltandole addosso e colpendo però solo quella sorta di aurea che emanava Kimiko e non la donna stessa.

Ben presto la sterminatrice iniziò a stancarsi di combattere inutilmente e la donna ne approfittò per raggiungerla con la sua aura e farla volteggiare in aria.

“Lasciala andare!!” esclamò Miroku attirando l’attenzione su di se,dopo aver fatto cenno a Kirara di raggiungere quella finestra che prima lo aveva distratto.

Lo sguardo di Kimiko ricaddè su di lui “ebbene sei ancora vivo,ne sono felice,eccoti un regalino” disse buttandogli addosso Sango dall’alto.

Nel frattempo Kirara si stava avvicinando alla finestra ma la barriera che circondava il giardino finiva prima e le impediva cosi di andare oltre.

“Dannazione” sussurrò Miroku senza forze: la donna che amava era li su di lui immobile e Kirara non poteva avvicinarsi più di così……..che diavolo poteva fare ora?? Quella maledetta aveva studiato tutto molto bene,approfittando del fatto che Inuyasha e Kagome non erano con loro,ma come aveva fatto a sapere che si erano allontanati??.

Nel frattempo dopo aver fatto di malavoglia colazione Kagome tornò in stanza con Inuyasha,che si stese sul letto in attesa che la moglie si preparasse.

“Quindi torni con me??” le chiese conferma lui.

“Si” la ragazza sorrise e dopo averlo baciato si avviò verso il bagno.

Era sotto la doccia quando un senso di nausea le avvolse lo stomaco,si era costretta a mangiare per non insospettire nessuno ed ora ne pagava le conseguenze.

Uscì di fretta dalla doccia lasciando che l’acqua scorresse per non farsi sentire da Inuyasha e raggiunse il water.

Il ragazzo era ancora li,sul letto,con gli occhi chiusi e tessaiga sempre al fianco,come se dovesse attaccare qualcuno o qualcosa da un momento all’altro,quando infine Kagome uscì dal bagno.

Indossava una maglia rosellina,un paio di jeans e delle ballerine,e gli si avvicinò svegliandolo.

“Ma Kagome e il kimono che ti ho regalato io? Ti dovrai abituare prima o poi a vestirti cosi” la osservò lui da capo a piedi.

“Si amore ma è cosi scomodo per muoversi e se necessario combattere,non mi fraintendere è stupendo,lo adoro,però mi sento più a mio agio così,prometto che però nei momenti calmi e senza eventuali pericoli all’orizzonte indosserò vestiti più appropriati ed anche il tuo kimono” gli sorrise.

Lui si alzò e le prese le mani guardandola negli occhi.

Il cuore di Kagome sussultava sempre quando il marito la guardava in quel modo,cosi dolce ma allo stesso tempo forte e protettivo.

“Non ti preoccupare,quando vorrai lo indosserai” le sorrise.

“Ti ho già detto che ti amo questa mattina?” rispose al sorriso lei.

Le mani del mezzo demone si spostarono sui suoi fianchi mentre lui avvicinava la faccia sul suo collo “no” sussurrò baciandola in quel punto.

“Allora ti amo” sussurrò lei iniziando a lasciarsi andare a quelle carezze “ma dobbiamo andare via,Sango e Miroku ci aspetteranno,e poi abbiamo lavorato abbastanza questa notte” aggiunse riprendendo il controllo di se stessa.

Lui si staccò sbuffando “se….se….anch’io ti amo,andiamo” rispose in malo modo afferrando tessaiga.

“Ah bè se me lo dici cosi” si lamentò lei.

“E come te lo dovrei dire dannata? Potresti dimostrarlo di più che mi ami” esclamò lui.

“Vergognati Inuyasha,non è vero,e poi abbassa la voce sennò ci sentono” lo guardò male Kagome “anche a me piacerebbe restare qui……con te……. ma se Sango e Miroku ci aspettano? e poi se la mia famiglia ci sente? Che cosa penseranno?? C’è anche mio fratello dai” si ammorbidì guardandolo dolcemente.

“Stanotte non la pensavi cosi però” sghignazzò lui soddisfatto.

“Inuyasha……..a cuccia!!!!!!!!”.


Continua............
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  #12  
Vecchio 29-10-2013, 20:05
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Lette 6 e 7 insieme . Non ho trovato il cap. 6 così sdolcinato, anzi la fine del 7 per me lo era di più.
Mi è piaciuta l'imboscata che hanno teso a Miroku e Sangov curioso di vedere come lo fai concludere .

ps ogni volta che leggo "aura blu" penso alla pubblicità sul aids
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  #13  
Vecchio 30-10-2013, 16:08
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grazie!! di solito queste cose tipo battaglie non sono proprio il mio forte
muahahah questa cosa della pubblicità mi ha fatta ridere

ah non ho corretto una cosa nel testo della storia,l'aura che si vede dalla finestra non è violacea ma blu ho sbagliato,sennò dopo non ha senso

Capitolo 8

Una volta tornati nell’altra epoca Inuyasha e Kagome si avviarono verso il villaggio.

Kagome portò il suo zaino alla capanna sua e del marito per poi avviarsi con lui dagli amici ma sorpresi non trovarono nessuno.

“Saranno usciti con i mocciosi” affermò il mezzo demone.

“Si però io un giretto da Kaede lo farei” lo convinse la ragazza.

Arrivati dalla sacerdotessa restarono ad ascoltare dalla sua bocca ciò che era accaduto.

“E non sono ancora tornati,solitamente non ci mettono mai cosi tanto,sarà ormai ora di pranzo e i bambini iniziano ad avere fame” concluse Kaede.

“Kagome io volevo andare con loro uffa” si lamentò Shippo.

“Ah bè sarebbe cambiato molto” commentò Inuyasha.

“Inuyasha” lo guardò male la ragazza “piccolo Shippo,vedrai che andrà tutto bene,ora noi andiamo a cercarli,il nostro bravo cagnolino ci guiderà con il suo fiuto sviluppato verso di loro” aggiunse rassicurando Shippo,che nel frattempo osservava soddisfatto la faccia nera del mezzo demone.

Riuscirono ad arrivare infine alla dimora di Kimiko e si guardarono intorno alla ricerca di indizi.

“Perché diavolo dovevamo portarci dietro Shippo poi non lo so” commentò Inuyasha tenendosi pronto con una mano sul manico di tessaiga.

Shippo cercava di essere coraggioso ma quel posto era davvero inquietante.

“Non vedi che sta tremando come una foglia??” continuò il ragazzo osservando il demone volpe.

“Inuyasha smettila” Kagome dal canto suo se ne era accorta ma voleva continuare a dare fiducia alle capacità di Shippo.

“Ha sempre cercato di aiutare……….” stava continuando quando il marito la zittì.

“Senti anche tu?” sussurrò lui.

“Si…….sono Miroku e Sango e…….c’è la voce di una donna anche” rispose Kagome.

“Deve essere quella Kimiko” come suo solito Inuyasha irruppe sul posto senza tanti complimenti.

“Eccovi!!” esclamò Kimiko soddisfatta “vi stavamo aspettando”.

I loro amici e Kirara erano a terra,fermi e stremati ognuno all’interno di un’aura.

Appena capirono che le speranze di essere raggiunti dal resto del gruppo erano state avverate iniziarono ad agitarsi alla loro vista.

“Ormai dovreste averlo capito che non potete fare nulla” sbuffò Kimiko “siete proprio testardi”.

“Loro no ma io si” Inuyasha le saltò addosso sfoderando la potenza di tessaiga che però non scalfì affatto l’aura della donna.

“Ma come…..” il mezzo demone era esterrefatto ma non si arrese subito davanti all’evidenza,cercò ancora di colpire la donna inutilmente.

Kagome afferrò una delle sue frecce preparandosi a colpire.

La donna ignorò il ragazzo e sorridendo a Kagome sembrava aspettare la sua mossa.

“Kagome no!!” urlò Sango “vai via da lì”.

Ma la ragazza non poteva non provare a dare il suo aiuto e scoccò una freccia,anch’essa però inutile.

“Kagome” Inuyasha maneggiando la spada tornò vicino alla moglie “ha ragione Sango,vai via e porta con te Shippo”.

“Ma Inuyasha…….no,io resto qui,come sempre” affermò Kagome notando poi davanti a se Miroku che a gesti cercava di farle capire qualcosa……la finestra lassù in alto? È vero,una leggera luce bluastra si vedeva al suo interno,non era subito visibile ma con un pò di attenzione…….

“Allora “sacerdotessa” non sai fare altro??” la guardò Kimiko.

Kagome si concentrò per abbattere la barriera che volteggiava sulle loro teste cosi che forse si sarebbero potuti avvicinare a quella stanza.

Kimiko ovviamente se ne accorse e prima che Inuyasha potesse mettersi in mezzo approfittò di quel momento per allargare la sua aura verso Kagome,che si ritrovò così tra le braccia della donna che la trascinò con se all’interno del castello.

Inuyasha cercò invano di fermarle,impotente.

Una volta all’interno Kimiko spostò la barriera sul castello,liberando il giardino e cosi anche il gruppo.

Non sarebbero potuti entrare li…….mai……

“Che cosa vuoi da me?? Perché fai questo??” chiese Kagome.

La donna aveva tolto l’aura che racchiudeva entrambe e la guardava “mia cara,sapevo che tu e il cane ci avreste raggiunti qui,in soccorso dei vostri amici,ed ora una sola cosa ti voglio dire: il tuo bambino sarà mio,tu tornerai dai tuoi amici che ora sono li fuori,liberi,e dal tuo caro maritino e non racconterai mai della tua gravidanza,se volevi un motivo in più per convincerti a tacere tutto ad Inuyasha te lo dò ora io: lui morirà se lo verrà a sapere”.

Kagome era senza parole,si portò una mano sul grembo: come diamine faceva a sapere tutte quelle cose??.

“Oh non ti preoccupare,ho pensato a tutto,quando inizierà a vedersi il tuo stato tornerò a trovarti,darai alla luce qui il bambino e poi morirai,diventando parte della mia sfera con i tuoi poteri di sacerdotessa”.

La donna le si avvicinò prendendola a braccetto “hai visto come sono brava? Organizzazione perfetta”.

Kagome era furiosa e la strattonò subito allontanandola da se “maledetta…..con che coraggio osi avvicinarti….e perché vuoi il mio bambino?!”

“Tutto a suo tempo mia cara,tutto a suo tempo,e se ti venisse la strana idea di attraversare il pozzo,sappi che l’ho chiuso” sorrise la donna.

Aveva chiuso il pozzo??........e la sua famiglia…….Kagome arrabbiata le saltò addosso ma si ritrovò a terra da sola…..ma dove diavolo era finito quell’essere spregevole??.

Si rialzò correndo invano per quasi tutto il palazzo ma non c’era nessuno,ne approfittò per cercare quella famosa sfera e si trovò davanti una porta che però era protetta da una barriera,quella donna aveva pensato a tutto.

Nel frattempo sparita la donna sparì anche la barriera all’esterno e Kagome si sentì chiamare…..

“Kagome!!!!” la voce di Inuyasha la raggiunse e la ragazza corse velocemente dal gruppo.

“Per l’amor del cielo divina Kagome tutto bene?” esclamò Miroku.

“Per fortuna,stai bene??” Sango la abbracciò “ma perché ha fatto questo,cosa voleva da te?”.

“Sango…..” Kagome si strinse a lei per poi guardare Inuyasha.

Miroku capì e afferrò la mano di Sango,che si staccò da lei.

Inuyasha strinse forte a se la moglie,che in quel momento avrebbe voluto piangere tra le sue braccia,ma cercò di trattenersi……Kimiko era stata chiara con lei.

“Dove è andata quella maledetta??” fremette lui.

“Calmati,è sparita” gli accarezzò il viso lei per poi guardare gli altri “andiamo via vi prego,vi spiegherò tutto fuori,mi sento soffocare qui dentro”.

Miroku stava per aprire bocca e Kagome immaginando cosa avesse voluto dire lo precedette “ho trovato quella porta Miroku,ma è protetta dalla stessa barriera”.

Inuyasha e Kagome abbracciati uscirono seguiti dagli altri e si allontanarono da quel posto.

“E cosi frustrante andarsene senza poter fare nulla” disse Sango.

Miroku le cinse le spalle “l’importante è che ora stiamo bene,troveremo un modo per sconfiggerla vedrai”.

“Puoi giurarci,ne abbiamo passate troppe per arrenderci cosi” concluse Inuyasha nero di rabbia “ma poi di quale diavolo di porta parlavate prima??”.

Kagome era rimasta in silenzio e teneva in braccio Shippo che la guardava preoccupato.

Il demone volpe posò lo sguardo su Inuyasha che aveva intuito e non aspettava altro che le parole della ragazza.

“Divina Kagome” iniziò Miroku “che cosa ti ha fatto o detto quella donna?”.

“Ti ha fatto qualcosa??” Inuyasha la prese per le braccia e la squadrò da capo a piedi ma non vide nulla “che diavolo vuole da te??”.

“No no……non mi ha fatto nulla,però ora so che cosa devo fare” si fermò lei.

Tutti pendevano dalle sue labbra.

“Forza amica mia…..dicci tutto!!” esclamò Sango,in tono gentile,accortasi che la ragazza era frastornata.

“Sono sicura che quella donna non ha nessun tipo di potere,è come cercavi di farmi capire tu Miroku,il suo potere deriva da qualcosa,ha parlato di una sfera,che penso contenga i poteri di altre sacerdotesse perché vuole anche i miei,come dicevo prima ho trovato la porta di quella stanza che indicavi tu ed è protetta,sarà li sicuramente.
Io devo impegnarmi con Kaede negli studi,e non appena sarò pronta penetrerò quelle barriere e romperò la sfera”.

“Perché diavolo parli al singolare Kagome??” si alterò Inuyasha.

“Perché è una cosa da sacerdotesse,ed è sicuramente questo l’unico modo” rispose la ragazza.

Inuyasha la guardò serio e le parlò chiaramente “io non ti lascerò mai andare da sola hai capito? Mai,mettitelo in testa siamo intesi?”.

“Noi siamo un gruppo” le sorrise Sango prendendole la mano “e una tua battaglia e anche la nostra”.

“Giusto!!” esclamò Shippo,mentre Kirara le fece le fusa strisciandosi sulle sue gambe.

Kagome si sentì commuovere da tutto quell’affetto e sorrise tra le lacrime.

Continua...........
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  #14  
Vecchio 11-11-2013, 19:54
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carina ,

Ogni volta che leggo chiamare cagnolino inuyasha mi fa morire
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  #15  
Vecchio 11-11-2013, 23:19
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be se non ci fosse un po di "cattiveria" non sarebbero loro

Capitolo 9

“Ragazzi io sono commossa e mi sento fortunata ad avere delle persone come voi al mio fianco” sorrise Kagome afferrando poi la mano di Inuyasha,che la osservò e disse: “c’è dell’altro??”.

“Il pozzo è stato chiuso,Kimiko lo ha chiuso,non potrò vedere la mia famiglia per un po’ mi sa” le lacrime le sgorgarono dagli occhi.

“Quella dannata…..” Inuyasha la strinse a sè.

Il gruppo era rimasto incredulo,si affrettarono a raggiungere il pozzo per guardare con i loro occhi ma non poterono far altro che arrendersi all’evidenza: su di esso aleggiava la barriera che non riuscivano ad oltrepassare.

Da quella scoperta e da quel combattimento il tempo passò in fretta………

Kagome approfittava di ogni giorno,con il sostegno di Inuyasha,per allenarsi con kaede: non avrebbe permesso a quella donna di toccare suo figlio e poi facendo cosi l’avrebbe forse sconfitta prima,cosi da poter essere sincera con l’uomo che amava e vivere con lui la gravidanza.

Sango nel frattempo però era sempre più sospettosa dei sintomi dell’amica,che cercava di nascondere il più possibile ma che talvolta non riusciva a celare,e anche il gruppo iniziava a stranirsi del fatto che Kimiko fosse sparita così dall’oggi al domani senza far sapere più nulla di se.

“Probabilmente sa che mi allenerò e vorrà che io abbia più potere quando mi userà per i suoi scopi,per questo sta aspettando” aveva detto loro Kagome.
Bè probabilmente poteva anche essere cosi,pensò.

Una mattina Sango bloccò l’amica mentre si stava dirigendo da Kaede per allenarsi “Kagome posso……posso accompagnarti? Sarei curiosa di guardare i tuoi miglioramenti” le sorrise.

“Ehm….si certo,vieni pure” restò sorpresa la ragazza.

Durante il tragitto Sango pensò a qualsiasi modo possibile per tirare fuori l’argomento,aveva poco tempo prima che arrivassero.

“Senti Kagome io……ti vedo strana…..sei sicura di stare bene?” disse infine.

La ragazza si bloccò: ecco……doveva aspettarselo……dopotutto l’amica ci era passata prima di lei……

“Ehm si Sango…..tutto bene” sfoderò il sorriso più finto che si fosse mai visto.

“Dimmi la verità” la guardò la sterminatrice a braccia conserte.

Dannazione,faceva proprio schifo a mentire eh….. “d’accordo senti…….però Inuyasha non lo deve ancora sapere siamo intesi??” fu chiara Kagome.

“Mi fai preoccupare,d’accordo sarò muta come un pesce ma parla” la guardò tutt’occhi l’amica.

“Sono incinta” sussurrò Kagome dopo essersi guardata intorno.

Sango la guardò con occhi sgranati “ma è…..è……..” si tappò la bocca per non urlare e dopo aver contato fino a dieci si calmò “bellissimo” riuscì a dire con il tono più basso che poteva.

“Ma perché Inuyasha non lo deve sapere? Si vedrà presto” continuò a sussurrare.

Nel frattempo le due si erano nascoste tra gli alberi,e si erano sedute.

Kagome sperando di non mettere in pericolo l’amica le spiegò tutto,per filo e per segno.

“Mi sento più leggera ora che qualcun’altro conosce questo segreto” abbozzò un sorriso “ma spero che non ti accada nulla per colpa mia”.

Sango le prese la mano “hai fatto bene a dirmi tutto,non puoi tenerti tutto dentro,per te……….sarà difficile immagino”.

“Tantissimo: ogni volta,ogni secondo che sto con Inuyasha………quando vorrei parlarne,condividere tutto con lui,e non posso”.

“Forse è meglio se ti lascio andare,Kaede ti aspetta,come sta andando?”

“E faticoso,molto,però me la cavo,non sono ancora riuscita nel mio scopo ma ci riuscirò”.

“Certo” le sorrise Sango.

Le due si alzarono e tornarono sul sentiero.

“Senti so che era un pretesto quello di venire con me ma mi piacerebbe se venissi davvero” le sorrise Kagome.

“Certo” l’amica la segui.

A mezza giornata,dopo l’allenamento stavano tornando verso il villaggio e Sango non poteva fare altro che ripetere all’amica la soddisfazione di aver visto la lezione e di aver notato l’impegno e il miglioramento di lei.

“L’ha detto anche Kaede che tra non molto ci riuscirai,devi solo concentrarti di più” la supportò.

Era una parola “concentrarsi di più”………..il tempo veramente passava e piano piano anche un leggero rigonfiamento del suo ventre iniziava a farsi vedere ed aveva rimesso il kimono proprio perché nascondeva meglio.

La parola tempo non doveva esistere sul suo vocabolario,presto Kimiko sarebbe arrivata e allora……..ci sarebbe stata anche la resa dei conti……

“Inizia a notarsi Sango,ho paura che presto quella donna verrà” concluse.

Il giorno successivo però la soddisfazione raggiunse anche lei.
quella mattina Kaede l’aveva portata al pozzo per esercitarsi e lei c’era quasi riuscita a penetrare la barriera che lo contornava.
Doveva davvero solo concentrarsi di più.

“Tu hai grandi potenzialità piccola mia,devi solo sfruttarle al meglio” le sorrise la sacerdotessa “devi trovare quell’attimo,quel pensiero sul quale concentrarti mentalmente e c’e la puoi fare”.

Tornando al villaggio soddisfatta non appena vide Inuyasha Kagome gli si strinse addosso sorridendo.

“Hei vecchia,devo intuire che le cose vanno bene”.

“Si è così,vedrai,andrà tutto bene” rispose la moglie al posto di Kaede.

Nel pomeriggio lei e Sango decisero di andare al fiume per parlare tra di loro in tranquillità.

Visto il problema Kimiko ci misero parecchio a convincere Inuyasha e Miroku a farle andare da sole,ma il fatto che il fiume fosse li vicino andò a favore delle ragazze.

Le due si stavano allontanando ma i due decisero di seguirle di nascosto.

“E bello stare cosi” sorrise Kagome “noi due e…..”

“E altre due persone nascoste tra gli alberi” rise Sango.

Inuyasha e Miroku uscirono amareggiati.

“Ma davvero pensavate che non c’e lo aspettassimo??” rise Kagome.

“Ci abbiamo provato” ammise miroku.

“Tzk…..è colpa tua monaco” Inuyasha suo solito non ammise proprio nulla.

“Colpa mia??” lo guardò Miroku “ma se sei tu che hai continuato a borbottare per tutto il cammino,sicuramente hanno sentito te”

“Guarda che io borbottavo perché tu me ne davi motivo!!” esclamò Inuyasha.

“Certo che è incredibile come tu voglia sempre l’ultima parola” ridacchiò Sango.

“Ed è incredibile anche che dopo matrimoni e figli voi continuiate a litigare come se foste ancora bambini” ridacchiò Kagome.

Miroku e Inuyasha le osservarono imbarazzati per poi girarsi ognuno dalla parte opposta all’altro a braccia conserte.

“Ora ce ne possiamo andare al fiume a fare questo bagno o c’è altro??” Sango si avvicinò al monaco e gli sorrise prendendogli le mani.

“Penso che ci sia altro…..io….non mi sento molto bene” Kagome si portò le mani sullo stomaco e si sedette a terra.

Inuyasha in un’attimo fu li da lei “hei ma che hai?!”.

“Non lo so,sento delle fitte allo stomaco”.

Sango sapendo il segreto di Kagome era sbiancata “non è che…..” si stava tradendo ma la ragazza alzò la testa su di lei guardandola.

“Che sia…..ehm…..stanchezza,hai studiato tanto” finì la frase.

Inuyasha la aiutò a tirarsi su “torniamo indietro,ce la fai?” le chiese preoccupato cingendole i fianchi ma la ragazza era in preda ad altre fitte e gli si appoggiò contro.

Il mezzo demone la prese in braccio e saltando tra gli alberi tornò al villaggio.

“Tu sai qualcosa vero?” chiese Miroku sospettoso.

“Ehm….io? no,cosa dovrei sapere? Forza andiamo anche noi” tergiversò Sango.

“Non ci provare cara mogliettina,ora mi dici quello che sai” le si parò davanti lui.

“Uffa…..però non so se è giusto dirtelo” si arrese lei.

Però non poteva mentire al marito,e poi forse non ci sarebbe stato nulla di male no?.

“Dubiti di me? Pensi che lo andrei a dire ai quattro venti?!” fece l’offeso lui.

“Mhm…..no dai va bene,ma che rimanga tra di noi o ti……..”

“Si si le pene dell’inferno mi colpiranno….dai forza”.

Nel frattempo Kagome era li,stesa,dentro la capanna di Kaede,che mentre cercava di curarla aveva notato il leggero rigonfiamento del suo ventre.

Sospettosa aveva chiesto ad Inuyasha di restare fuori per il momento.

Appena la ragazza si svegliò vide la sacerdotessa accanto a lei.

Stava per aprir bocca ma Kaede la bloccò “il bambino sembra stare bene piccola”.

“lo hai capito eh” rispose Kagome amareggiata.

“Inuyasha lo sa?” chiese la donna.

“Ancora no,inizia a vedersi vero?”

“Si,puoi ancora inventarti di essere ingrassata ma devi dirglielo”

“A breve lo saprà” fini Kagome per poi avere un’altra leggera fitta.

“Tu non stai bene,il bambino penso di si ma devi stare a riposo,il più possibile,soprattutto perché per ora non puoi andare dai medici della tua epoca e sapere con certezza che è tutto a posto” fu chiara Kaede.

“E inuyasha vorrà avere spiegazioni” continuò Kagome.

“E sentirà anche la presenza e l’odore del bambino,piccola mia,inuyasha ci arriverà da solo.
fino ad ora probabilmente non è successo perché il bambino non era ancora sviluppato ma sarà così”.

Kagome fece un respiro profondo “Puoi farlo entrare?” le chiese.

Kaede le sorrise e dopo averle dato una pacca sulla spalla come per darle coraggio,uscì.

A breve fu sostituita dal mezzo demone,che si avvicinò a Kagome con volto preoccupato “come stai? E tutto a posto?”

“Ora meglio” lo guardò lei dritto negli occhi alla ricerca del coraggio che le mancava,sapeva che lui si sarebbe arrabbiato tantissimo.

“Devi dirmi qualcosa? Mi fai preoccupare,Kaede è stata vaga li fuori e ora tu,lo sai che puoi dirmi tutto”.

Kagome prese fiato e si fece coraggio “sono incinta”.

Gli occhi del marito erano fissi su di lei,la bocca mezza aperta,il silenzio trionfava.

Il cuore di Inuyasha batteva forte,diviso tra la felicità per quella notizia e la preoccupazione per lo stato di salute della ragazza.

“Io sono……..” iniziò.

Il cuore di Kagome batteva fortissimo,quasi volesse uscire dal suo corpo,sei cosa Inuyasha?!.

“Sono cosi felice” le accarezzò i capelli per poi stringerla a se.

La ragazza si sentì cosi sollevata racchiusa in quell’abbraccio,ma sapeva che non era finita li.

“Non me lo aspettavo!! da quanto Kagome? E….stai bene? Ti dirò che iniziavo a sentire su di te uno strano odore,era l’odore del bambino allora”.

“Si…..io sto bene,più o meno,senti però ” iniziò la moglie.

“Come più o meno?” si allarmò il mezzo demone.

“Aspetta Inuyasha,ti prego fammi finire o non avrò più il coraggio,ti arrabbierai tanto…….io sono tra il secondo ed il terzo mese ormai…….”

“A......”.

“Ci sono dei motivi per i quali te l’ho tenuto nascosto,ti prego non saltare subito a conclusioni” ormai lei sapeva che il ragazzo era molto istintivo e turbolento.

Lui la ascoltava in silenzio,senza fiatare ma dentro stava iniziando a ribollire e pian piano a spostarsi da lei.

“Vedi io all’inizio te l’ho taciuto perché non volevo che ti succedesse qualcosa durante i nostri combattimenti,rischieresti già la vita per me e se avessi saputo del bambino…….poi io volevo comunque essere utile e aiutare……
Poi è arrivata Kimiko,prima te lo avrei comunque detto a breve,poi mi sono ritrovata costretta a non farlo: quella donna non vuole solo me,i miei poteri di sacerdotessa,ma anche il bambino.
E stata chiara: se te lo dicevo ti avrebbe ucciso,e non appena inizierà a notarsi di più la gravidanza vuole portarmi via,con lei,darò alla luce nostro figlio,lei lo terrà ed io diventerò parte della sua sfera.
Per questo mi sono allenata tanto,per infrangere quella barriera,rompere la sfera e vivere la mia gravidanza con te,come due persone normali per una volta”.

Inuyasha era in tumulto,si sentiva ribollire il sangue e strinse i pugni abbassando lo sguardo.

Kagome avvicinò un braccio verso di lui che però la respinse e si alzò in piedi.

“Ti prego…..ora ho bisogno di calmarmi” e dicendo cosi uscì.

Calde lacrime uscirono dagli occhi di Kagome,che però lo lasciò andare.

Aveva tutti i diritti di restare per conto suo e calmarsi con i suoi tempi.

A grandi balzi il mezzo demone raggiunse il pozzo chiuso e sfogò su di esso tutta la sua rabbia,inutile perchè non si sarebbe aperto ma non poteva farne a meno……si sentì cosi frustrato e preso da cosi tante emozioni tutte insieme.

Da una parte la felicità,dall’altra la tristezza per averlo saputo dopo,poi la consapevolezza che Kagome aveva le sue ragioni ma allo stesso tempo la rabbia e la frustrazione perché se lo avesse saputo prima forse avrebbe potuto fare di più per proteggerla.

Nascosti tra gli alberi,Miroku,Sango e Shippo lo osservavano sentendosi impotenti.

“Miroku fermalo ti prego” disse piano Sango.

“No,deve sfogare tutta la sua rabbia e si calmerà da solo vedrai”.

Infine quando la ragione si sostituì piano alla rabbia del mezzo demone,il sentimento più grande,quello dell’amore,riprese lentamente possesso di lui.
Le parole di Kagome “più o meno” rimbalzarono nella sua testa,quindi c’era qualcosa che non andava,e cosi fece capolino la preoccupazione per lei e per il cucciolo.

Il suo cucciolo………di lui e della donna che amava…..

“Uscite da li,lo so che ci siete” disse infine.

I tre uscirono sperando che si fosse calmato.

“Inu…..Inuyasha?” si avvicinò Sango.

Lui si voltò verso di loro “Voi lo sapevate vero?”.

“Ehm io ci sono arrivata da sola e sai com’è non sono riuscita a tenerlo nascosto a Miroku” accennò un sorriso la ragazza.

“Torna dalla divina Kagome se ti sei calmato,ha bisogno di te,cerca di capirla e perdonarla” aggiunse il monaco.

Inuyasha senza dire nulla così come aveva raggiunto il pozzo se ne andò.

Continua.............
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  #16  
Vecchio 18-11-2013, 19:55
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Gli bloccano sempre il pozzo per fargli i dispetti povera kagome
Che si facciano il loro di pozzo da bloccare invece di bloccare quello degli altri
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  #17  
Vecchio 21-11-2013, 23:13
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eh d'altronde se non fosse cosi non ci sarebbe neanche gusto,senza i cattivi rompi cosiddetti sarebbe tutto molto noioso
Capitolo 10

“Dannazione,non doveva andare cosi” una Kimiko poco entusiasta osservava la sua sfera.

“Mia signora,io penso….” Intervenne il servitore.

“Tu pensi??” gli si rivolse lei sorridendo “tu pensi…..va bene allora,dimmi cosa pensi”

“Che per il bene del bambino e quindi del vostro dovreste lasciare le cose come stanno” continuò lui a disagio.

“Ah e pensi che non lo abbia già pensato io? Per chi mi hai presa? Quel moccioso deve essere forte e in salute per poter stare al mio servizio,degli altri non mi importa” dettò ciò Kimiko si alzò e si rivolse all’uomo al suo cospetto.

“Piuttosto,di quel bambino che ti ho affidato che ne hai fatto?” aggiunse.

“Mia signora io l’ho lasciato ad un villaggio,cosi qualcuno si occuperà di lui” la osservò l’uomo.

“Bah…..queste gentilezze non le capisco,era del tutto umano e perciò non serviva a nulla quindi perché tenerlo in vita.
spero proprio che questa volta vada diversamente” rispose lei.

Intanto alla capanna Kagome voleva alzarsi a tutti i costi per cercare Inuyasha.

“Kaede ti prego,non ce la faccio più ad aspettare!!” esclamò.

“Piccola mia non vedi che io non ti sto quasi per nulla trattenendo? Sei tu che non riesci ad alzarti,ammettilo e resta buona,lui arriverà da se prima o poi” cercò di convincerla la donna.

In quel momento il mezzo demone entrò “di ma sei impazzita? Sta ferma” le andò incontro.

“Oh Inuyasha sei qui” Kagome si calmò “perdonami ti prego”.

Inuyasha non rispose a quelle parole e abbassò lo sguardo.

La ragazza capì che non aveva ancora digerito bene tutto.

Lui però alzò di nuovo lo sguardo su di lei e le prese le mani “dammi tempo,piuttosto come stai davvero? Ci sono dei problemi?”.

“Allora tu??” sorrise la ragazza.

“Io cosa Kagome?? Io sono qui a fare la mia parte,a prendermi cura della donna che amo e del mio cucciolo,io sono ancora arrabbiato non lo nego,ma ti amo” abbozzò un sorriso lui.

Kaede gli si avvicinò “Inuyasha,tua moglie sta meglio e credo anche il bambino ma visto quello che è successo non ne ho la certezza,deve stare tranquilla e a riposo perché non può tornare nella sua epoca,dai loro medici”.

“Già,il pozzo……..maledizione,non preoccuparti Kaede,ora la porto alla nostra capanna e resterà li,senza muoversi di un solo centimetro” rispose lui.

“Ma perché parlate come se io non ci fossi?? E soprattutto come se fossi una bambolina,per lo meno posso andare in bagno??” si intromise Kagome.

Inuyasha la guardò male “naturalmente,io però ti controllerò sempre”

Kagome arrossì imbarazzata “ma Inuyasha anche quando…..”

A quel punto arrossì anche lui “ma no stupida!! Intendevo un’altra cosa”.

“Bando alle ciance” irruppe improvvisamente Miroku,anche gli altri li avevano raggiunti “Kimiko è qui”.

Inuyasha non se lo fece ripetere due volte ed uscì furioso dalla capanna.

“Che diavolo vuoi ancora eh?? sappi che oggi non è aria hai capito??” esclamò avvicinandosi a lei e all’aura che emanava.

“Tranquillo cagnolino,la mia è solo una visita di cortesia,come sta la futura madre?” sorrise la donna.

“Kagome non sta bene e per colpa dei tuoi stupidi giochetti non può curarsi quindi non c’è nulla di cui parlare,anzi si una cosa c’è,il fatto che se non apri quel dannato pozzo io ti ammazzo a mani nude” tirò fuori gli artigli il mezzo demone.

“Siamo permalosetti eh” commentò lei “senti io sono venuta qui per darvi una bella notizia ma se il trattamento è questo………”

Inuyasha la guardò in silenzio,che diavolo era venuta a fare li?! Non le avrebbe permesso di portarsi via sua moglie.

“Ho deciso che per il bene del “mio” bambino lascerò stare Kagome qui con voi angioletti del focolare,tornerò più avanti” continuò la donna.

Inuyasha l’avrebbe strangolata ma non poteva nulla contro quell’aura.

“Tu non puoi nulla stupido,puoi solo prenderti cura di lei da parte mia,perché alla fine vi ammazzerò tutti,solo lo farò prima di lei” sorrise Kimiko.

“Perché lo fai?!” si intromise Miroku “che cosa ne avrai in cambio??”

“Cosa ne avrò in cambio? Ne avrò che la mia sfera e quindi io avrò più potere e che avrò un mezzo demone o qualsiasi altra cosa sia purchè non umano al mio servizio………ma soprattutto che chi ha sconfitto l’amore della mia vita morirà”

“Ma di chi stai parlando??” chiese scocciato Inuyasha.

“Di Naraku” la donna sparì nel nulla mentre i due rimasero li attoniti.

Nel frattempo Kagome era uscita dalla capanna aiutata da Sango.

“Mi dispiace Inuyasha ma non sono riuscita a fare diverso” si scusò la sterminatrice.

“Che…….che cosa voleva?” chiese poi.

“Solo prendersi gioco di noi” rispose Miroku.

“Tu devi stare buona,hai capito o no?!” sbottò Inuyasha prendendola tra le braccia.

“E tu hai capito o no che non posso fare finta di nulla mentre mio figlio è in pericolo” Kagome ebbe un’altra leggera fitta.

Inuyasha la portò dentro e la fece stendere “e tu capisci che dipende anche da te questo?” le rispose dolcemente.

Kagome annuì……aveva ragione.

Lui le si sedette accanto.

Quella sera lui e la moglie tornarono alla loro capanna.
Lei si era addormentata mentre il marito stava accendendo il fuoco per avere più calore.

Gli vennero alla mente i suoi ricordi di bambino,la sua infanzia poco felice.

Che destino avrebbe avuto il suo cucciolo? Certo le due opzioni che gli si paravano davanti non erano delle migliori: il cane domestico di una sacerdotessa poco sana di mente o un’infanzia in un villaggio che non lo voleva.

Si tolse la casacca e si stese al fianco di Kagome stringendola a se.

Continua.............
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  #18  
Vecchio 27-11-2013, 20:05
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quindi era l'ex di naraku .
Insomma povero bambino sarà come un piccolo goku
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  #19  
Vecchio 27-11-2013, 23:03
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i tuoi commenti mi fanno morire ;D

Capitolo 11

Quella notte il sonno di Inuyasha non fu particolarmente tranquillo: senza accorgersene con parole bisbigliate a caso e continui movimenti bruschi svegliò anche Kagome.

“Io…….no però……..ma poi……no no va bene…….”

Continuava il mezzo demone “no che non va bene…”.

La ragazza si mise seduta e cercò di svegliarlo con molto tatto.

“Inu…..Inuyasha….” lo chiamò piano.

Lui si mise bruscamente seduto.

Effettivamente l’udito del marito era più fine del suo per cui bisbigliare non serviva poi cosi tanto,pensò la ragazza.

“Tranquillo,calmati” gli sorrise accarezzandogli una spalla “continuavi a farfugliare parole a caso e ti agitavi!! C’è qualcosa che ti preoccupa??”

“Scusa se ti ho svegliata” la guardò lui “ma stavo davvero parlando nel sonno come un imbecille??”

“Ehm si amore,ma non c’è niente di male : coraggio dimmi tutto”

Lui arrossì e irrigidito si voltò dall’altra parte “non…..non c’è niente Kagome che dici?? Non sono mica un marmocchio frignone io”

“E dai smettila,cavolo sono tua moglie,con me non devi fare il duro come tuo solito” sorrise lei.

“E solo che…..pensavo alla mia infanzia……ora dormiamo” lui si ristese e chiuse gli occhi.

Lei però restò li a fissarlo,aveva già capito tutto,non servivano altre parole,si ristese accanto a lui con la testa sul suo petto.

“Lo so che fai finta di dormire,e ho già capito tutto,vedrai che le cose andranno diversamente,ormai siamo un bel gruppo e anche il villaggio ti ha accolto bene,non succederà di nuovo”.

In silenzio lui le baciò la fronte e la abbracciò.

Le sue parole forse lo avevano convinto,non c’era bisogno di dire altro.

Il mattino successivo Miroku e Sango decisero di portare i bambini a fare una gitarella di famiglia.

La notte prima,ciò che era accaduto nel pomeriggio tra Inuyasha e Kagome aveva portato anche loro ad un aperto dialogo,ed entrambi erano arrivati alla conclusione che volevano godersi il più possibile i loro bambini.

“Allora siamo pronti?” chiese Miroku portando con se un cesto per il pranzo.

“Si papino!!” “eccoci eccoci” si unirono le voci dei bambini con quella di Sango.

“Allora kaede noi andiamo,salutaci tu gli altri” si rivolse a Kaede la sterminatrice,che li salutò sorridendo.

Stavano percorrendo un sentiero quando Sango per afferrare il più avventuroso dei piccoli inciampò.

Miroku riuscì ad afferrarla prima che cadesse a terra per poi appoggiarla al suolo.

“Riflessi pronti” sorrise lei.

“Direi,con questi piccoli avventurieri da seguire è una cosa indispensabile” ricambiò il sorriso lui “va tutto bene?” le chiese.

“Si si!!” Sango arrossì per la vicinanza dei loro visi.

“Ma mamma arrossisci ancora quando papà ti guarda? Siete vecchi ormai” commentò uno dei bimbi.

“Ma come ti permetti?? Non si dicono queste cose!!” lo ammoni Miroku “io sono ancora nel fiore della mia bellezza”.

“Ah quindi io sarei la vecchia” lo guardò male Sango rialzandosi.

Tra le risa dei bimbi Miroku le prese il viso tra le mani “è bellissimo che tu arrosisca ancora come se fosse ieri che ci siamo incontrati” disse per poi baciarla dolcemente.

Tipico di Miroku,assolveva alle stramberie che diceva facendo il romantico,ma lei lo amava anche per quello e senza aggiungere nulla ricambiò in silenzio quel bacio.

Nel frattempo Kaede andò alla capanna di Inuyasha e Kagome a far visita alla ragazza.

Bussò alla porta e fu il mezzo demone ad aprire “Hei vecchia,buongiorno”

“Buongiorno a te Inuyasha,sono venuta per Kagome e per portarvi i saluti di Miroku e Sango,sono usciti con i bambini e non torneranno presto” entrò la donna.

Kagome intanto si era alzata piano dal letto e con calma li aveva raggiunti.

“Come mai sei venuta per me kaede?” chiese.

“Per vedere come stavi mia cara” le si avvicinò la donna.

“Oh sto meglio,e vorrei ricominciare a studiare” la guardò Kagome.

A quelle parole Inuyasha la fulminò con lo sguardo.

“Intanto perché ti sei alzata?! E……stamattina mi sento quasi buono e ti do la possibilità di cambiare ciò che hai detto” la osservò a braccia conserte.

“Non lo voglio cambiare,dico sul serio” sbuffò lei.

“Mia cara,questa volta devo dare ragione a lui” li interruppe Kaede.

Il mezzo demone stupito di quelle parole portò una mano sulla fronte della donna “non è che hai la febbre vecchia?!” esclamò.

“Non ho la febbre e mi stupisco io stessa di quello che ho detto ma penso che tu Kagome ti debba risposare ancora,ti prometto che a breve ricominceremo” la rassicurò Kaede.

La ragazza rassicurata da quella promessa annuii “d’accordo”.

Voleva dire altro ma sentì il bisogno di portarsi una mano alla bocca e andare via.

“E vuole ricominciare lei!!” esclamò Inuyasha irritato “ma per favore”

Un “a cuccia!!!!!!!!!!!!” esclamato a fatica arrivò da fuori e il mezzo demone in un baleno fu disteso al suolo.

Nel frattempo un demone completo imparentato con il marito di Kagome si stava avvicinando a loro.

Continua...........
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  #20  
Vecchio 27-11-2013, 23:05
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Capitolo 12

Kaede comprese che forse era meglio togliere il disturbo,dopotutto ciò che aveva da dire lo aveva detto,cosi se ne andò.

Kagome era a poca distanza a vomitare ciò che sapientemente aveva cercato di mangiare quella mattina quando poco distante si materializzò Sesshomaru.

La ragazza sentì una presenza alle sue spalle e si voltò.
“Ebbene Kagome? Suppongo sia vero ciò che è arrivato alle mie orecchie” la osservò lui.

Kagome sorpresa da quella visita si ripulì in fretta la bocca e si alzò,forse troppo velocemente perché un capogiro la raggiunse.

A breve si ritrovò tra le braccia del demone che la riaccompagnava alla capanna.

Inuyasha era li fuori alla ricerca della moglie quando li vide davanti a se.

“E tu che diavolo ci fai qui? Che ha fatto Kagome?!” chiese.
Sesshomaru gli porse la ragazza,che nel frattempo era rinvenuta,e senza tante cerimonie entrò in casa.

“Si può sapere che cosa sei venuto a fare o no?” il fratello appoggiò la moglie sul letto e le rimboccò amorevolmente le coperte.

“Ero venuto a constatare con i miei occhi se ciò che ho saputo era vero ma ora non ho più bisogno di certezze” si sedette vicino al tavolo il demone “congratulazioni fratello,un altro cagnolino in famiglia” commentò in tono ironico.

“Se sei venuto qui per fare dell’ironia quella è la porta,non è aria” tagliò corto Inuyasha.

“Eddai inuyasha su,io sono venuto in visita e mi tratti cosi? Guarda che non sei un bravo padrone di casa”

“Per favore Inuyasha,offrigli qualcosa da bere” disse piano Kagome.

“Vedi che tua moglie è più saggia” abbozzò una sottospecie di smorfia forse paragonabile ad un sorriso Sesshomaru.

Il mezzo demone lottò contro la voglia di scaraventarlo fuori a calci e gli offrì qualcosa.

Ma perché Kagome voleva cosi tanto andare d’accordo con lui,bè si probabilmente perchè per una volta ci teneva ad avere tranquillità e serenità familiare….

Inuyasha si sedette davanti al fratello e bevve con lui.

La ragazza stentò a credere a ciò che vedeva e sorridendo restò in ascoltò di una possibile conversazione civile che però faticava ad arrivare…..non tanto la civiltà ,ma proprio la conversazione in se perché nessuno fiatava.

Lei non voleva intromettersi tra i due fratelli ma quel silenzio iniziava a darle sui nervi cosi si mise in posizione seduta e provò ad intavolare una discussione.

“Ehm……che bella giornata che è fuori vero??” iniziò imbarazzata “ci sono le farfalle,che esseri carini,oh e i coniglietti”

Un’ Inuyasha sconsolato si portò una mano alla fronte mentre Sesshomaru si limitò ad alzare gli occhi al cielo e ad alzarsi.

“Bene,direi che è il momento che vada,auguri Kagome” si limitò a dire.

Fu però un bel passo avanti,pensò lei,addirittura le aveva detto auguri,forse era in preda al diabete che con quella storiella degli animaletti gli aveva provocato lei ma fu carino.

Anche Inuyasha lo osservò stupito.

“Grazie cognatino” sorrise la ragazza “e per la visita anche,molto veloce direi ma va bene” aggiunse imbarazzata.

“Si grazie……e addio” si alzò il marito.

“Inuyasha!!” lo ammonì la moglie.

“A……..alla prossima” si limitò lui “ah e…..grazie per Kagome” aggiunse “per averla soccorsa….”.

“Si…….alla prossima” si limitò ugualmente il fratello uscendo.

“Mamma mia!! Le vostre conversazioni sono desolanti!!” commentò la ragazza ristendendosi.

“Ma che diavolo…….ma non hai visto che gli ho offerto da bere??” la guardò male lui.

“Si è vero,grazie amore,ho visto che ci hai provato” gli sorrise lei.

Lui le si avvicinò “solo….e ripeto solo x te,fosse stato per me lo avrei cacciato fuori a calci”.

Dopo di che le si sedette vicino “per l’amor del cielo Kagome come diamine ti è venuta in mente quella storia delle farfalle e dei coniglietti?! Repellente”.

“Ah grazie eh!! bè non avevo altre idee,voi ve ne stavate li in silenzio come due stoccafissi,credo che anche le farfalle e i coniglietti si siano fermati li fuori,depressi e in silenzio”.

Inuyasha rise e lei gli andò dietro.

Continua..........
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