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Manga & Anime Tutto sui fumetti tradizionali giapponesi e suoi loro Anime |
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#1
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serial experiment lain
questo anime l'avevo visto tempo a dietro in spagna, non mi era piaciuto granche pero forse a voi si; la storia parla di una ragazzina lain di 14 anni introvertita e solitaria.
Dopo il suicidio di una compagna di classe iniziano ad arrivare starni correi eletronici hai compagni di scuola, lain senza sapere come funziona un computer decide di aprire il correo solo per curiosita e le chiede a suo padre di comparne uno piu potente (nel animechiamano navi l'ordenador, wired quello che noi conosciamo per internet) poco a poco che entra lain si converte in un essere onnipotente dentro del wired, come una specie di dio, perdendo interesse per la vita reale, i compagni di classe scoprono l'altro io di lain quello che sce èr la red creando confusione; lain diventa totalmente indipendente nella red a tal punto che riconoce di aver lasdciato la sua vera identita, e si domanda chi e lain?? questo e un piccolo inizio, forse a voi puo piacere a me ls verita che non molto e molto psicologico, se trovo due immy le metto ciao!!
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^^Libera come il vento^^
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#2
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Riferimento: serial experiment lain
si i disegni sono molto belli, ho anche il cd di lain(stupendo) ,
La storia può risultare noiosa perchè troppo psicologico, ma è molto originale. Ti ha colpito un po?
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Time Waits for no one No Buta Power Chuunyuu
Per uno come me che non ha niente, l'unica cosa che potevo buttare via per te, era me stesso(Take Care of the Young Lady) Powa Power |
#3
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Riferimento: serial experiment lain
Anime da vedere, magari da rivedere subito dopo per capirci qualcosa, ma poi da lasciar perdere...non è certo uno di quelli che si rivedono volentieri.
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#4
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Riferimento: serial experiment lain
io la verita l'ho visto una volta e mi e bastata
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^^Libera come il vento^^
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#5
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Riferimento: serial experiment lain
E' passato non molto tempo fa su Cultoon,e siccome avevo visto la prima puntata in una vecchia Mtv Week me lo son registrato e rivisto tutto.
Effettivamente diventa un po' troppo psicologico. A me ha attirato perché all'inizio quei messaggi provenienti da una persona morta facevano pensare a un anime soprannaturale,ma poi Ammetto però che piacerebbe molto ai miei prof di Sociologia della Comunicazione e Teoria dell'informazione,con quell'idea che "gli uomini sono tutti e sempre connessi". |
#6
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Riferimento: serial experiment lain
Si forse connessi ma non comunicanti
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Time Waits for no one No Buta Power Chuunyuu
Per uno come me che non ha niente, l'unica cosa che potevo buttare via per te, era me stesso(Take Care of the Young Lady) Powa Power |
#7
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Riferimento: serial experiment lain
A pochi mesi dal ventesimo anniversario del suo rilascio, serial experiments lain resta tuttora uno del classici più apprezzati degli anni '90 ed anche uno dei più enigmatici dell'intera storia dell'animazione giapponese. Merito dei suoi creatori, tra i quali figura il veterano Chiaki J. Konaka.
lo sceneggiatore negli ultimi tempi si è mostrato particolarmente attivo sul web: dapprima facendo il punto sulla situazione del progetto Despera, che in seguito ad un incontro col collaboratore di lunga data Yoshitoshi ABe, era stato dichiarato sempre più in forse, ma comunque ancora in vita; poi pubblicizzando la nuova edizione in blu-ray di Digimon Tamers (altra serie da lui composta); e adesso gettando luce, attraverso il proprio blog, sulle origini del suo anime più famoso. I don't tell you lie, here.L'autore si sofferma sul significato degli "esperimenti in serie" presenti nel titolo. Afferma che l'opera era stata originariamente concepita come un gioco per la prima PlayStation, e che lui stesso fatica tuttora a considerare il prodotto finale come un videogioco vero e proprio. Ad ogni modo, a debuttare prima in pubblico fu l'omonima versione animata, nel luglio 1998. Secondo Konaka, pur girando su una piattaforma stand-alone come la PlayStation, il gioco si comportava in modo da simulare una connessione in rete. Il giocatore raccoglieva svariate informazioni attraverso l'interfaccia della ragazza chiamata Lain Iwakura. La grande quantità di testo all'interno dell'inusuale gioco fu scritta principalmente dal produttore Yasuyuki Ueda della Pioneer LDC, mentre Konaka si occupò solo delle varie cutscene animate, della durata di 30 secondi. Dal momento che era pianificato anche un anime, una storyline principale era prevista, e sempre Ueda fu responsabile della trama di base. Konaka gestì solo il lavoro intermedio di integrazione dei contenuti video pensati dal regista Tetsuya Endo. La presenza del "network" serviva sostanzialmente a raccogliere informazioni, mentre lo scopo primario del gioco lo classificava essenzialmente come thriller psicologico. Lo sceneggiatore vedeva il prodotto come un'esperimento interessante, capace allo stesso tempo di affrontare tematiche serie. Ueda scoprì online Yoshitoshi ABe, chara-designer di questo e di altri futuri progetti, mentre andava ancora all'università. Konaka fu impressionato non solo dalle sue capacità di disegnatore e scrittore, ma anche dalle sue idee originali. Ad esempio egli creò di sua iniziativa il padre di Lain e ne presentò il design a Konaka, che immediatamente lo incluse nell'opera. Siccome lo staff aveva parecchio faticato per portare in qualche modo a compimento il progetto, si decise di pubblicizzarlo attraverso una serie animata di 1 cour destinata alla fascia notturna. Konaka ha sempre pensato vagamente alle parole "serial experiments" in riferimento a questo passaggio dal media videoludico a quello d'animazione, sebbene lui stesso si dica ancora alquanto incerto riguardo al loro preciso significato. Per quanto riguarda l'anime, afferma di aver avuto la libertà di distaccarsi completamente dal gioco, anche se da questo furono riprese la voce di Lain (doppiata da Kaori Shimizu) e, almeno nelle intenzioni iniziali, l'idea del controverso finale (video spoiler). Con quell'epilogo in mente aveva deciso di scrivere il resto della storia, ma non incontrò poche difficoltà. Rivela che, nonostante si fosse sempre trovato a disagio con le restrizioni delle produzioni commerciali, quando gli fu data carta bianca si sentì disorientato. Come risultato, preparò una composizione in 12 episodi estremamente approssimativa, e continuò a ritenerla tale quando fu il momento di redigere la sceneggiatura. Così facendo, iniziò timorosamente a mettere insieme i pezzi della storia. Solo molto tempo dopo si convinse che l'anime non si sarebbe potuto realizzare in modo diverso. alcuni retroscena non li conoscevo
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Non temere di venire ferito. Vivi senza mai perdere il tuo sorriso Ultima modifica di miakaxyz : 11-05-2018 alle ore 15:20. |
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