Discussione: Le vostre storie!
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Vecchio 21-05-2006, 21:29
Maria Maria non è connesso
Suzaku Fan
 
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Predefinito Re: Le vostre storie!

Ecco qui il continuo del "prologo"
Finalmente sono riuscita scrivere un'altra paginetta!
Scusate la mia incredibile lentezza ma io preferisco soffermarmi molto sulla forma e i particolari.. per questo il risultato è anche piccolo! ;-)
Spero vi piaccia...




Un bambino correva per rincasare. Un sorriso smagliante sulle sue soffici labbra. Stringeva sul suo petto delle buste con dei viveri.

Dei suoi coetanei giocherellavano tranquilli nella piazza principale della grande città. Questa, in ogni attimo della giornata, era sempre colma di persone, quasi a scoppiare. Provenienti da ogni parte del continente , la capitale del Regno delle Fiamme, era per loro un ottima zona di commercio. Assicurarsi un posto di lavoro e notorietà nel cuore della città, era assicurarsi una vita lussuosa e priva di sacrifici. La vita quotidiana di tutti i giorni dei cittadini consisteva nel cercare di ottenere più abilità nelle arti della guerra e nella fabbricazione sempre più innovativa e rischiosa di armi .

Non per niente, il Regno, era anche noto per le sue armate:schiere di assassini e non di uomini.

Fortunatamente, in un regno simile, vi erano ancora rimasti certi valori.
Il re era un sovrano dai modi pacati e gentili. Avvolta da un’insolita aura pacifica.
Odiava le guerre futili e, gli ultimi anni del suo mandato, erano stati condotti con estrema semplicità e allegria.
Gli abitanti lo amavano e portavano un enorme rispetto per un re rimasto uomo.

Purtroppo… a sporcare tutto, ci pensò un generale dell’armata imperiale. Un’ individuo che in sé nutriva un profondo astio nei riguardi di un re troppo indulgente. Era un uomo che plagiava chi purtroppo cadeva fra le sue grinfie. Un uomo senza scrupoli, capace di tutto. La sua immagine, così imponente e flessuosa catturava l’attenzione di molti. I suoi lineamenti sottili e i suoi modi sereni con gli altri non destavano alcun sospetto. Ma dietro quegli sguardi… quei sorrisi… si nascondeva un vile.


Quella notte accadde si qualcosa… e ben presto tutti ne sarebbero stati a conoscenza…


Il piccolo rientrò a casa posando sul tavolo le buste, poi si tolse la casacca avana che portava sulle spalle su una sedia.
“Sorella!!sono tornato!!ho portato quello che mi avevi chiesto!!... la signora è stata molto gentile!!.. mi ha regalato anche una mela!!”
raccontò con enfasi il tutto terminando con una lieve risata.
Una donna scese le scale velocemente aggrappandosi alla ringhiera.
“Davvero?... è stata molto gentile…si!”
Il bimbo le si avvicinò lasciandosi accarezzare come un cucciolo.
“Non hai picchiato nessuno??”
Sgranò i suoi occhini azzurri
“Certo che no!.. per chi mi hai preso?per un teppista da quattro soldi??!”
Rispose quasi risentito, andandosi a sedere al tavolo. Si mise a giocherellare con la mano facendola rotolare da una mano all’altra fissandola. La ragazza tenne a stento una risata mentre si portava ai fornelli per preparare la cena.
“Oggi c’era un sacco di gente in giro… molta più del solito!... chissà che è successo!”
disse innocentemente il ragazzino.
Lei si bloccò qualche secondo come colpita.
“Qualcosa?... forse c’era una fiera e non ce ne siamo accorti…”
Lui scese dalla sedia cominciando a sferrare colpi per gioco fendendo l’aria e niente più.
“No!no!... c’erano anche molti soldati!... tutti omoni grandi e grossi e con delle belle armature!.. un giorno diventerò come loro!!!”
rispose con ferrea convinzione.
La donna si voltò con le braccia conserte, sbuffò sonoramente con un sorrisetto divertito.
“Vorresti diventare come quei scimmioni?... preferirei diventassi un bel ragazzo con dei saldi valori… altro che scimmione burbero e privo di ogni sensibilità!”
Lui se la guardò senza proferire parola, facendole comunque intendere che aveva più che ragione.
“Bé ma non tutti sono così!!proprio oggi alla bancarella ho conosciuto un bambino come me!.. mi ha raccontato che il suo papà lavora nella milizia e che è molto buono!”
Lei sorrise.
“Quindi voglio diventare come il suo papà!”
Si avvicinò accovacciandosi alla sua altezza posandogli le quelle mani calde e curate sulle sue gracili spalle.
“Sono certa che sarà così!...”
Si rialzò di scatto imprecando contro i fornelli all’opera.
“Whhha!!!accidenti!!.. fiuuu!... è tutto a posto!!.. ah!ah!ah!.. che sbadata!...”
Voltò la testa verso il piccolo.
“Forza!apparecchia la tavola!.. la cena è pronta!”
Lui annuì e subito cominciò ad apparecchiare.
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