Discussione: Le vostre storie!
Visualizza messaggio singolo
  #18  
Vecchio 04-05-2006, 16:57
L'avatar di Chiaretta
Chiaretta Chiaretta non è connesso
Super Moderator
 
Data registrazione: Apr 2006
Messaggi: 7,803
Angeli del Forum 
Predefinito Re: Le vostre storie!

Non sono una brava moderatrice, eh?
Cmq, riparo subito! Innanzitutto riposto la fic, così anche se il link non funge, non fa niente....


*Hear me cry*



You passed me by
And yours heart is
As cold as ice
(You passed me by)

Did you see me cry?
(Did you ask you yourzelf)
Did you see my cry?
(Did you ask yourself why)
Can you hear me cry?
(Did you ask yourself)
Will we ever grow apart?

You couldn't say
Needed someone knew

And you actually thought
Deep inside I knew

I wonder where will we go
Will we be the same?
(You passed me by)

E’ stato un brivido, un semplice fremito quello che ha attraversato il mio corpo, eppure sembra che improvvisamente tutto sia diventato freddo come il ghiaccio.
Cos’è questa sensazione?
Il vuoto.
Come se tutto il mio io si sia svuotato, lasciandomi solo quest’orribile senso di desolazione. Mi manca qualcosa. Proprio quella cosa che prima di tutte trovava spazio nel mio cuore… proprio lui…
“Fratello?”
Lo chiamo.
Perché non risponde? Dov’è? Perché non mi dice “Cosa?”? Perché non mi guarda interrogativo, smettendo di suonare il flauto, ma con le note già pronte sotto le dita?
Il fremito continua inesorabile, mentre qualcosa blocca la mia voce: un immenso groppo mi stringe la gola; le lacrime pungono sotto le palpebre.
Non sento la sua aura spirituale.
Non riesco a sentirla.
Era in missione, lontano, ma riuscivo sempre a percepire la sua presenza qui vicino a me, dentro me.
Tutto sembra diventare più scuro e opaco, come se il Sole si stesse spegnendo.
Ho freddo.
Non capisco perché ma mi viene da piangere… Se adesso lui potesse vedermi piangere forse mi direbbe che sono uno stupido: non c’è motivo di piangere, anche se non mi ha risposto… vero?
I brividi continuano, ma sono diversi da prima. Mi scuotono con forza come per farmi accettare il pensiero che cerco di scacciare. Ho paura, ma devo stare tranquillo, perché non è vero. Quel pensiero cattivo, non è vero.
Non è vero.
Quello che sto per pensare non è vero.
Mi sento incompleto, spaventato, come se un forte colpo di vento avesse fatto volare via la mia piccola casa di paglia e adesso io sia allo scoperto, in balia del pericolo…

Perché non mi rispondi? Perché non ti sento, dannazione?!

No! Non è vero! Non devo dirlo!
Se non lo dico, non sarà successo niente. Tutto resterà perfetto come prima.

Dovunque andremo, sarà sempre lo stesso, vero?

Solo noi due.
Solo noi due per sempre. Vicini come le nostre splendenti costellazioni.
Se ti cerco con più foga sicuramente riuscirò a sentirti.

“Fratello!”
Chiamo la sua presenza con tutto me stesso. La sua aura dev’essere da qualche parte e forse non la sento solo per colpa di questi brividi!
Ma questo pensiero si fa strada. Sempre di più. Ma non devo pensarlo veramente, non devo dirlo.
Dove sei, fratello? Perché non riesco più a sentirti vicino? Perché?

*Possibile che le stelle di Suzaku…*

No! Se non lo dico, se non lo penso, non sarà vero niente! Potremo restare insieme!
Le lacrime scorrono sulle mie guance e mi mandano il volto in fiamme. Cosa sta succedendo? Non è vero! Non è vero!

*Possibile che le stelle di Suzaku l’abbiano ucciso?*

Ucciso…
Ucciso…
Ucciso…

È solo un eco maledetto…

Ucciso…
Lui non c’è più…
Da nessuna parte…?
Neppure se lo cerco?

L’hanno ucciso…

Ecco… inesorabilmente, tutto va in pezzi…

“Non ci posso credere…”

È mia questa voce? Strozzata dai singhiozzi… Eppure mi sembra tutto così lontano…

Ucciso…

Ho un gran mal di testa, e questi brividi continuano, ma è perché sto cercando di fermare le lacrime…. Non capisco niente, non vedo più nulla per via del pianto che offusca tutto nella sua patina sfuocata…
Ho tanta voglia di addormentarmi…
Vorrei fare un sogno, un sogno bellissimo, dove io e mio fratello viviamo il un paese in pace, dove la guerra non esiste e la morte l’invenzione di un maligno, che non può esistere.
Non esiste perché niente ci può dividere, vero, fratello?
No, niente ci può dividere.
Adesso tornerai dalla missione, sorridendo, e suonerai per noi il tuo flauto. Qualcosa di allegro, perché quando Seiryuu sarà invocato, non ci sarà più la guerra neppure qui. E noi due vivremo veramente nella pace. Insieme.Ho tanta voglia di addormentarmi, perché così, quando mi sveglierò, ti troverò vicino a me. Terrò gli occhi chiusi e sentirò la musica giungere delicata alle mie orecchie, poi aprirò lentamente le palpebre e potrò vederti sorridere…

Ti ricordi, fratello, di quanto fosse triste allora, mentre infuriava la guerra e noi camminavamo in mezzo a macerie e cadaveri, tenendoci per mano? Avevamo paura, tremavamo e avremmo preferito lasciarci andare alle lacrime, ma continuavamo a camminare. Senza mai lasciare le nostre mani. Senza allontanarci l’uno dall’altro e sentendoci un po’ più forti. Tutta quella disperazione ci aiutava a ricordare che non tutto era ancora perduto: eravamo ancora insieme.
Ti ricordi le serate sotto le stelle? Quando prima di dormire, suonavi il flauto ed io restavo ad ascoltarti, interrompendoti ogni tanto?
In quei momenti tu mi guardavi torvo, ma io ero felice lo stesso, perché anche se a volte litigavamo per delle sciocchezze, sapevamo che saremmo sempre stati vicini e che, anche quei momenti di rabbia, si sarebbero trasformati in ricordi sbiaditi, da raccontarci in futuro ridendo della nostra ingenuità.

Ogni volta che ti guardavo e notavo le nostre somiglianze non potevo fare a meno di pensare di quanto in realtà fossimo diversi, e dire a me stesso: voglio diventare come lui. Voglio essere degno di assomigliargli così tanto.

Perché tu eri il mio obbiettivo.

Tu, così serio, sensibile, responsabile.
Io, impulsivo, infantile e capriccioso.
Quanto desideravo raggiungerti e dimostrarti che avevi davvero ragione ad essere orgoglioso di me, e non solo per il bene che mi volevi, ma anche perché finalmente sarei diventato una persona matura.

Sento un bisbiglio intorno a me, ma mi arriva lontanissimo, quasi impercettibile: è Amiboshi? È lui che mi parla?

Lo sapevo che eri ancora qui… tu non mi lasceresti mai…
Ti prego, parla ancora, fammi sentire che ci sei, che non è vero niente!



“Sembra che Amiboshi… vale a dire il suo gemello, nonché compagno di avventure…”


Nakago? La voce è la sua… cos’è che vuole dire?


“… abbia perso la vita.”


Zitto! Non dirlo! NON DIRLO! Non fare il mio stesso errore! Se lo dici diventerà la realtà, e questa non è la realtà, vero Amiboshi?
Ma queste lacrime continuano a scendere copiose, come se i miei occhi volessero scoppiare dal pianto. Devo urlare, devo fare qualcosa, altrimenti il cuore e la testa mi scoppieranno.

Voglio vederti.
Devo vederti adesso, altrimenti impazzirò…


Tutti i momenti passati insieme, quelli belli, quelli più tristi, quelli divertenti, quelli che vorremmo dimenticare, non torneranno più.


Sto sprofondando.
Come se tutto intorno a me diventasse sempre più buio. Le tenebre mi soffocano, o forse sono solo i singhiozzi, però sto andando sempre più giù…


Non potrò più sentirti suonare il flauto. Non mi risponderai più seccato quando ti interromperò. Non mi sorriderai più.


“…Merda… Maledizione…!”
Degli artigli mi stanno dilaniando da dentro, perché non torni da me??


Non potremo più parlare, né combattere insieme. Non vedrò più l’altro me stesso di fronte a me, ad indicarmi la via giusto per diventare migliore.
Non avrò più mio fratello.

Non avrò più mio fratello.
Mai più…?
Mai più…


È questa la disperazione?

E io che credevo non facesse male fisicamente… eppure io mi sento morire: la testa, le gambe, le braccia mi fanno male; il mio corpo trema, il cuore sta per esplodere.

Non avrò più mio fratello.
I suoi occhi non mi guarderanno più protettivi e sinceri.
Le sue parole non mi faranno più ridere o riflettere.
Non avrò nessuno da cui tornare…




È proprio questa la disperazione? Questo buco nero che mi risucchia e mi fa scoppiare il cuore? Questa oscurità che mi stringe il cuore ogni secondo più forte?

Va bene.

Allora uccidimi…


Uccidimi, disperazione, ma non farmi più vedere questa nuova realtà perché se non potrò stringere la sua mano, non riuscirò a camminare.

Uccidimi, così che possa raggiungerlo subito e non soffrire più così tanto.



Io non sono forte.
Voglio solo sprofondare, sempre più giù, finché non sentirò più i bisbigli, finché non riuscirò più a sentire nemmeno i miei stessi singhiozzi, finché non sentirò più questi passi che mi si avvicinano.
Non voglio sapere chi sta arrivando. Se non può essere Amiboshi, allora non voglio che sia nessun’altro.


Chiunque tu sia, fermati. Non voglio averti vicino.


Voglio solo sprofondare da solo, sino a quando la disperazione non mi avrà inghiottito e portato da mio fratello.



“Poverino… piangi e di disperi…”



Che diavolo vuoi? Sparisci! Non voglio ascoltare la tua voce…


“Hai perso una persona a te molto cara, non è vero?”

Non riesco a fermarmi, devo gridare… ho perso una persona molto cara? No, stupida che non sei altro, non ho perso una persona a me cara, ho perso me stesso…ho perso Amiboshi… ho perso tutto… devo gridare o soffocherò per il dolore…

“STA ZITTA! CHE VUOI SAPERNE TU DI QUESTE COSE?!”

*Eh?! Chi credi di essere tu per parlarmi così? Che diavolo vuoi?*
Anche se ho alzato lo sguardo, non riesco a vedere bene il tuo volto, in mezzo a tutte queste lacrime, ma non m’importa…
Lo so che sei la Sacerdotessa di Seiryuu, ma sparisci, tanto non ho più bisogno di niente.

Volevo la pace per farla vedere a lui.
Volevo che la Sacerdotessa arrivasse per regalargli un mondo più felice.

*Come mi importa adesso?
Come ti permetti di compatirmi? Tu non capisci niente, tu ora non sei nessuno, vai via!
Non ho bisogno della tua compassione, né delle tue parole, né di Seiryuu…*

Ma perché diavolo continui a parlarmi?!
Vai via! Perché non sparisci?! Perché non torni nella tua crudele realtà? Io non la voglio la tua realtà! Io non voglio nient’altro che lui vicino a me, non mi serve altro! Se non posso averlo, allora resterò nell’oscurità…

… Perché mi abbracci?


“… Se hai voglia di piangere, fa pure. Ti terrò stretto a me finché non ti sentirai meglio…”



Cos’è questo calore?

Non riesco più a trattenere le lacrime e i singhiozzi. Devo scoppiare …

Vedo ancora questa oscurità, ma adesso devo risalire dal baratro perché devo dire “grazie” a questa ragazza. Dopo potrò tornare qui, nella disperazione accecante.
Dopo potrò tornare da Amiboshi, ma prima devo dirle grazie, perché il suo calore, in questo terribile gelo, mi sembra così bello…

Fratello… io non ce la faccio senza di te. Mi è stato strappato il cuore dal petto; gli occhi bruciano per le lacrime ardenti, il vuoto continua ad attanagliarmi. Ho un peso sul petto, che non va via, anche se mi dimeno e cerco di resistergli… Mi schiaccia con forza, mi soffoca, ma sembra quasi voglia stringermi come la Sacerdotessa… sei tu, Amiboshi?

Che stupido sono, ero così preso, che non mi sono accorto che sei tornato.
Se tu questo terribile perso che ho sul cuore, vero?

Se sei tu, allora resta.
Non mi agiterò più se rischierò di essere sopraffatto da questo peso che mi opprime…
Se sei proprio tu, mi farà anche piacere...
Sapere che ci sei anche tu, in tutto questo calore, mi fa sentire meglio, come se le cose fossero improvvisamente migliorate. Se chiudo gli occhi come sto facendo adesso, mi sembra veramente che il nostro desiderio si sia avverato… tu sei con me, anche se adesso il tuo pensiero mi fa male da morire, e siamo in un posto pieno di calore e di pace. Intorno a noi ora non c’è nulla di spiacevole.

Restiamo così per sempre, Amiboshi. Con gli occhi chiusi. Potremo riposarci.
Se resteremo così, stretti, con gli occhi chiusi, sotto questo sole dai raggi così caldi, sarà tutto perfetto, non avremo bisogno di nient’altro, solo di noi due…


Ah, no… me ne stavo già dimenticando… il calore non viene dal sole, ma da questa ragazza che mi abbraccia. Devo ringraziarla, anche perché non potrà abbracciarmi per sempre, alla fine ricomincerò a sentire quel gelo, allora mi ricorderò di come fosse tutto più bello in questo momento che il nostro sogno sembra avverato.

Dovrò alzarmi in piedi.

Sarà difficile dirle “grazie” senza di te, ma devo farlo lo stesso, anche se non ne ho il coraggio. Dovrò alzarmi nonostante le gambe mi facciano così male e il petto sia oppresso da te. Non ti preoccupare, non ti farò cadere, anche se mi alzerò. Ti terrò stretto a me, così non potrai allontanarti ancora, ti stringerò a me come sta facendo padrona Yui, così mi potrai ancora opprimere e ferire, ma almeno ci sarai.

E se mai arriverà un giorno in cui non sentirò più questo insopportabile male al cuore, spero che non sia adesso.
Adesso voglio tenerti ancora con me, in un abbraccio infinito, in un dolore eterno.

Spero che non sia adesso, perché ho ancora bisogno di sentirti, in un modo o nell’altro.
Voglio tenerti con me ancora un po’…
E mi viene quasi da sorridere se ti penso vicino.
Solo un momento non è sufficiente…in questa oscurità, per tutta questa strano e fredda notte, ti terrò abbracciato, anche se dovesse durare per sempre…
Presto dovrò alzarmi e ringraziare per il calore che mi è stato concesso in questo gelo, ma non ancora…



Adesso ascoltami piangere.

Puoi sentirmi piangere?
Non chiederti il perché, voglio solo che le lacrime righino il mio volto uguale al tuo…
Puoi sentirmi piangere?
Non chiedermi come, ma non posso fare a meno di piangere se penso che oltre questo abbraccio non ci sarai…
Puoi sentirmi piangere?
E non domandarti se cresceremo mai separati, perché senza di te io non ce la farò, ma finche mi farai male, allora saremo ancora insieme…


Se verrà qualcuno a cacciare il mio dolore, allora lo allontanerò, non ti preoccupare, gli dirò che voglio stare con te ancora un po’, anche se dovrò continuare a piangere.
Ascoltami piangere, ti prego.
Allontanerò tutto, tranne questo calore, perché è troppo bello immaginare che il nostro sogno si sia avverato:

Noi due che corriamo in mezzo a mille volti sorridenti, illuminati da un sole luminoso e caldo, per sempre.



I laugh inside
I think of you

Tell me why
This should suffice
I hold you through the night

Now,will i let it go
Soon i'll let it go

Can you hear me cry?
(Will you ask yourself why)
Can you hear me cry?
(Will you ask yourself how)
Can you hear me cry?
(Will you ask yourself)
Will we ever grow apart?

You,i'll stand by your side
I'll be there for you
(You passed me by)
You,i'll stand by your side
Please,just do me right
(You passed me by)
You, 'ill stand by your side
I'll be there for you







°°°
La canzone “Hear me cry” è cantata da Utada Hikaru e composta da Yoshiki degli X Japan.

Rispondi citando