Visualizza messaggio singolo
  #10  
Vecchio 10-03-2010, 14:14
L'avatar di Luthy
Luthy Luthy non è connesso
Super Moderator
 
Data registrazione: Apr 2006
Località: Marche
Messaggi: 6,457
Angeli del Forum Yaoi Master Best Reporter 
Predefinito Riferimento: Fenomeno Host (Uomini-Geisha)

Originalmente inviato da Chiaretta Visualizza messaggio
Sull'evitare effusioni in pubblico, secondo me è soprattutto per una questione di educazione (e anche in Occidente spesso bisognerebbe darsi una regolata! Un conto è un bacio, un abbraccio, ma in giro si vedono le peggio cose! )
Su questo concordo pienamente, ma credo sia anche una questione di cultura. Mi rifaccio alla Keiko Ichiguchi (sta donna è un vulcano di notizie): una volta capitò davanti a un Bancomat (in Italia) dove due fidanzatini si stavano sbaciucchiando e rimase basita perché si vergognava per loro! La Keiko aggiungeva che era tutta colpa della cultura giapponese...
Mmm, questo non è proprio così, anzi, è vero il contrario: in Giappone di donne che pensano di farsi una carriera sono ancora troppo poche! In linea di massima la donna giapponese viene "educata" a impegnarsi sì negli studi, ma a trovarsi il prima possibile un marito e mettere su famiglia (entro i 30 anni, dopo diventano "materiale scaduto", per questo c'è tanta frenesia) e se lavorano già spesso dopo il matrimonio è buona usanza che la moglie smetta di lavorare. Ma secondo me è abbastanza inevitabile che una donna che abbandona la sfera pubblica per richiudersi esclusivamente nella sfera privata dopo le nozze perchè "è tradizione" finisca per sentirsi frustrata -soprattutto poi se l'uomo deve mantenere un regime di o lavoro o morte per non essere considerato un rifiuto della società.
Concordo anche su questo, e aggiungo un particolare: alcuni maschilisti giapponesi hanno coniato il nome "sindrome della torta di Natale". Come una torta di Natale va bene venduta il 24, il 25 ancora un po' e il 26 è da buttare, così la donna. A 24 anni è perfetta per essere sposata, a 25 accettabile, a 26 non la prende più nessuno.

Meno male che sono nata in Italia...
Rispondi citando