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Visualizza versione completa : Wolfsmund


marco
06-06-2012, 21:25
Wolfsmund
http://s10.postimage.org/yuruuwxvd/wolfsmund_1_ki_oon.jpg

di Mitsuhisa Kuji
3 volumi • Serie in corso
12,4x18 cm, B. + sovraccoperta, 224 pp., b/n, 6,90 €

Svizzera, XIV secolo. Un tiranno sanguinario regna sul passo del Gottardo
controllando il transito di uomini e merci. La sua fortezza è inespugnabile e il suo
sadismo è disarmante. Ogni giorno, il tiranno si diverte a individuare i cittadini e i
viaggiatori più disperati che tentano invano di scappare dalla contea, per poi torturarli.
Il destino peggiore spetta a chi entra clandestinamente in questa landa di terrore...
Mitsuhisa Kuji è stato assistente di Kentaro Miura, autore di Berserk, e ha riportato
in Wolfsumund tutta la lezione del suo maestro, concentrandosi sugli aspetti più
truculenti dell’animo umano. Atmosfere cupe, personaggi sinistri e tutta l’angoscia
di un’epoca sanguinosa. Un’Europa post-medievale dove il confine tra uomo e bestia
è assai labile. Un manga gotico che ha già conquistato la Francia e che si prepara a
raggiungere anche l’Italia.

miakaxyz
06-06-2012, 22:37
passo pure questo

miakaxyz
06-07-2012, 18:07
Da luglio anche in Italia arriva WOLFSMUND (http://www.j-pop.it/volumi.php?id=1383) , un titolo particolarmente dark che ha già conquistato la Francia, firmato da Mitsuhisa Kuji, ex assistente di Kentaro “Berserk” Miura. Nell’attesa del primo numero in fumetteria, vi proponiamo uno speciale approfondimento su questo titolo particolarmente interessante per la sua spietatezza.

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Ambientato nella Svizzera del Basso Medioevo, Wolfsmund (http://www.j-pop.it/volumi.php?id=1383) è certamente uno dei manga più accattivanti che mi sia capitato di leggere negli ultimi tempi, capace di suscitare emozioni sollecitando l’interesse per una storia misconosciuta come quella della confederazione elvetica, e in grado di coniugare abilmente un setting storico con elementi fantasy in una cornice di sicuro effetto.
Disegnato e sceneggiato da Mitsuhisa Kuji, assistente non a caso di quel Kentato Miura che ha definito e modellato i canoni del fumetto gotico giapponese con l’acclamatissimo Berserk, Wolfsmund (http://www.j-pop.it/volumi.php?id=1383) racconta le vicende, in parte storicamente attendibili e in parte frutto di fantasia, che ruotano attorno a una terribile fortezza posta sul passo del San Gottardo, lungo l’unica via che collegava la Svizzera con l’Italia agli inizi del XIV secolo.
Il territorio dell’attuale Svizzera, già appartenente al Sacro Romano Impero, era in quegli anni sottomesso al ducato d’Austria degli Asburgo, da poco usciti vincitori dalle contese per il controllo della regione, che aveva attuato una politica di repressione brutale contro i focolai di ribellione animati dalle genti del luogo; queste ultime, in particolare quelle appartenenti ai cantoni di Uri, Svitto e Untervaldo, si erano unite nella Lega dei Tre Cantoni Forestali (il nucleo originario, se vogliamo, della Svizzera moderna) per rivendicare la propria autonomia dal potere centrale degli Asburgo rappresentato dal Balivo, un funzionario che poteva svolgere i compiti di reggente nei centri periferici dello stato asburgico.


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Proprio per reprimere le spinte autonomistiche della Lega, gli Asburgo, guidati dal duca Leopoldo, hanno sottoposto i tre cantoni a un ferreo controllo, isolandoli di fatto attraverso l’imposizione di limiti alla circolazione degli abitanti e delle merci adottando un sistema di frontiere fondato su una rete di fortezze insuperabili. Una di queste, quella intorno alla quale Kuji tesse la sua trama, rappresenta il passaggio obbligato verso l’Italia per gli abitanti dei tre cantoni forestali; il nome con cui questo bastione è conosciuto e temuto è Wolfsmund, che in tedesco significa “le fauci del lupo”!
E in qualche modo è proprio Wolfsmund (http://www.j-pop.it/volumi.php?id=1383) il vero protagonista di questa storia, il luogo del terrore attraverso il quale perseguitati politici e ribelli cercano di passare illegalmente per fuggire e salvarsi la vita. Il posto è presidiato dal crudele e spietato balivo Wolfram, uomo furbo e dall’infido sorriso che ha reso la fortezza impenetrabile, sul quale girano voci fantasiose che lo vorrebbero ora in possesso di poteri magici capaci di scrutare nell’animo delle persone, ora figlio dell’unione tra un lupo e una donna. Per come la vediamo dipanarsi nei primi capitoli del fumetto, è Wolfram, vero e proprio antagonista dei character che animano i racconti di cui si compone la serie, il personaggio centrale della storia: è lui che di volta in volta smaschera i protagonisti dei singoli racconti mentre tentano di attraversare il passo, giustiziandoli sul posto. Nel fare ciò dimostra qualità fuori dal comune contro le quali nessuno pare in grado di farcela. Chi sarà capace di ingannarlo e vincerlo? Chi riuscirà a guidare gli elvetici oppressi dagli Asburgo? La bella Greta, proprietaria della locanda (gasthaus) che precede la fortezza, o piuttosto Walter Tell, il figlio del leggendario Wilhelm (Guglielmo), ora giovane uomo dopo il celebre episodio della mela avvenuto cinque anni prima?
Serializzato a partire dal 2010 sulla rivista Fellows! dell’editore Enterbrain (giovane casa editrice già responsabile della pubblicazione di opere quali I giorni della sposa (http://www.j-pop.it/volumi.php?id=1047) di Kaoru Mori o Manyuu Hikenchou di Hideki Yamada) e tuttora in corso, Wolfsmund (http://www.j-pop.it/volumi.php?id=1383) rappresenta una piacevole sorpresa nell’attuale panorama fumettistico nipponico: se da un lato infatti il contesto storico e la ricerca sottostante danno una connotazione assolutamente intrigante e verosimigliante alle vicende, dall’altro le atmosfere cupe e i tragici destini dei personaggi vittime di Wolfram (nel primo volume, tre differenti coppie, secondo una narrazione che procede per episodi slegati) contribuiscono ulteriormente a calare il lettore in una realtà quanto mai vivida e drammatica, un mondo in cui la legge era al servizio dei potenti e in cui la vita di ciascuno, in mano alle scelte di pochi autocrati, era costantemente in pericolo, considerata poco più di un nulla.



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I disegni naturalmente svolgono un ruolo importante, se non decisivo, nel rendere le atmosfere di cui dicevamo. In tal senso lavora il tratto molto pulito e realistico che conferisce credibilità ai personaggi, riuscendo anche a offrire una buona caratterizzazione sulla base di poche vignette: il sorriso sardonico di Wolfram posto accanto alle sue parole, apparentemente gentili e fintamente ingenue, è esemplare di come una maschera “disegnata” possa esprimere tanto ed essere più eloquente di mille descrizioni. Allo stesso modo operano i fondali molto belli e le ambientazioni lugubri all’interno della fortezza e nei suoi dintorni, dai quali si lascia intravedere chiaramente il passato lavorativo di Kuji accanto al maestro Miura.
Resta da capire come l’autore saprà e vorrà procedere rispetto a una storia che ha tutte le premesse per diventare un’ottima serie: bisognerà vedere se e quanto verrà mantenuta l’impronta realistica fin qui adottata o se piuttosto si affacceranno elementi di stampo fantasy sul solco del modello “berserkiano”, così come non risulterà indifferente al successo dell’opera il mantenimento o meno dell’attuale struttura per episodi rispetto a una più lineare con personaggi (Walter? Greta?) maggiormente presenti sulla scena.

WOLFSMUND
Serie in corso

12X18 bross. + sovraccoperta
224, b/n
6.90 €

Francesco Calderone
JPOP News (http://www.j-pop.it/view.php?section=news&id=401)

marco
10-07-2012, 19:08
sarà bello ma 6,90 euro sono molte >:( non lo compro!