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Visualizza versione completa : A Certain Magical Index


marco
03-01-2012, 20:39
http://img18.imageshack.us/img18/5904/toarukagakunorailgunman.jpg


Testata: MITICO
Numero: 186
Dimensioni: 11,5x17,5, B, 176 pp, b/n e col.
Autore: Kazuma Kamachi, Chuya Kogino
Prezzo: € 4.30
Data di Uscita: 22-02-2012


PREZZO LANCIO A €1,90 SOLO NELLE FUMETTERIE CHE ADERISCONO ALLA PROMOZIONE!

Toma Kamijo è un liceale come tanti... Anzi, a dire il vero no, perché nella città-studio in cui vive “normalità” significa possedere poteri extrasensoriali potenziati dalla scienza e dalla tecnologia, mentre lui non ne possiede. L’unica capacità speciale di cui è dotato risiede nel suo braccio destro, in grado di annullare qualunque potere ESP. In questo scenario piuttosto fuori dal comune, il nostro protagonista trova svenuta sul balcone del suo appartamento una piccola suora dai capelli argentati, completamente vestita di bianco: lei si chiama Index, ed è dotata della straordinaria abilità di memorizzare qualunque cosa. A causa degli importanti segreti che custodisce si è trovata costretta a fuggire da nemici intenzionati a “derubarla”... Inizia così per la strana coppia un’intricata avventura nel mondo magico delle persone dotate di poteri paranormali!

miakaxyz
05-01-2012, 15:54
non mi ispira...

verry9412
05-01-2012, 17:14
Ho visto le prime puntate ma non mi hanno ispirato tanto, sono indecisa se provare almeno il numero 1, però se lo trovo a 1,90€ :allibito: penso che almeno il primo lo provo ;)

kry92^^
18-08-2012, 14:16
una mia amica me l'ha prestato e mi sta piacendo!! Mi è piaciuta tantissimo la fine del secondo volume, anche se triste, perché Toma ha perso la memoria per aiutarla e poi finge di non averla persa per non ferire Index:-*

miakaxyz
10-02-2013, 17:52
Ecco il trailer del movie che sta per uscire di Toaru Majutsu no Index: Endymion no Kiseki (http://www.project-index.net/) (A Certain Magical Index: The Miracle of Endymion)

Km3Onhgw-EU

Hades108
11-02-2013, 17:31
io non vedo l'ora che esca la terza stagione! questo anime è davvero stupendo:'(

Mangaka88
25-09-2017, 21:26
In un periodo di grandi ritorni (https://www.animeclick.it/news/60638-card-captor-sakura-torna-in-anime-nel-2017) per serie molto seguite, e in cui per l'occasione tornano in vita (https://www.animeclick.it/news/60652-code-geass-arriva-lannuncio-di-un-nuovo-anime-il-ritorno-di-lelouch) anche certi macchiavellici principi di Britannia, i fan di diverse serie che in passato avevano avuto il loro momento di gloria reclamano alla prima occasione un proseguimento della loro serie più amata.

In questa categoria rientravano da tempo i fan di A Certain Magical Index (https://www.animeclick.it/anime/1533/to-aru-majutsu-no-index), anime tratto dalla light novel di Kazuma Kamachi (https://www.animeclick.it/autore/8928/kazuma-kamachi) pubblicata nell'etichetta Dengeki Bunko (la stessa di Sword Art Online (https://www.animeclick.it/anime/3696/sword-art-online)), ma per loro l'attesa potrebbe essere finita.

Una fuga di notizie avvenuta sul portale Anime Culture Club aveva fatto comparire l'annuncio (http://adala-news.fr/2017/09/lanime-toaru-majutsu-no-index-saison-3-annonce/) della terza serie anime di Index. Il post era stato velocemente rimosso ma non abbastanza per non farlo captare (http://otakomu.jp/archives/610283.html) da altri portali nipponici di riferimento.

Il leak rimane quindi ufficioso e ancora in attesa di conferme o smentite. Voci sul ritorno della serie continuavano comunque a circolare negli ultimi temi ma sempre negate dai produttori. Ultima di queste il "per favore, aspettate ancora un po' per una terza stagione!" pronunciata (https://www.animeclick.it/news/63532-forse-e-index-dalla-dengeki-in-arrivo-una-terza-stagione-anime) dal produttore Kazuma Miki (https://www.animeclick.it/autore/5954/kazuma-miki) all'ultimo Dengeki Festival della scorsa primavera.

https://www.animeclick.it/prove/img_tmp/201703/The%20Index%20Cast.jpg
Touma Kamijo è uno dei tanti studenti che vivono nella Città Accademia, una metropoli ad alta tecnologia collocata ad Ovest di Tokyo dedicata allo studio e allo sviluppo dei poteri psichici degli esseri umani riconosciuti come "esper". Touma in realtà sarebbe un "livello 0" ovvero un individuo comune senza poteri, tuttavia nella sua mano destra risiede il potere dell' "Image Breaker", il distruttore delle illusioni, che permette di annullare qualsiasi potere sia psichico che magico.
Un giorno si ritrova sul balcone della sua stanza una ragazzina vestita in un abito da suora. Costei gli si presenta con il nome di Index dicendo di essere un membro della Chiesa Anglicana. Per la sua incredibile capacità di memoria, nella mente di Index è stato impiantato l'Index Librorum Prohibitorum, l'indice dei libri proibiti, una raccolta di 103.000 testi "proibiti" sigillati dalla chiesa ma anche oggetto delle mire di vari gruppi interessati alle informazioni ivi contenuti.
Dopo l'incontro con Index, Touma si trova così ad affrontare gruppi di maghi sulle tracce della ragazza e alla ricerca dell'indice ma anche gruppi di religiosi in lotta fra loro in un mondo sotterraneo fin li a lui sconosciuto. E presto scoprirà che anche nella scientifica e tecnologica Città Accademia si nascondono indicibili e oscuri segreti destinati così a venire alla luce.

La light novel di A Certain Magical Index (https://www.animeclick.it/novel/14533/to-aru-majutsu-no-index-novel) è composta da una prima parte da 22 volumi e da una seconda, New Testament (https://www.animeclick.it/novel/14534/to-aru-majutsu-no-index-new-testament-novel), attualmente in corso con 19 volumi. Da essa sono stati tratte due serie anime da 24 episodi ciascuna nel 2008 e nel 2010, molto apprezzate anche fuori dal Giappone, e un film (extra) nel 2013. Diversi gli spinoff da essa tratti, il più famoso dei quali è il celebre A Certain Scientific Railgun (https://www.animeclick.it/anime/2378/to-aru-kagaku-no-railgun) che narra le vicende della Level 5 Mikoto Misaka.
In Italia Index è giunto con l'adattamento manga (https://www.animeclick.it/manga/11007/to-aru-majutsu-no-index) in pubblicazione per Star Comics.

Valo
30-09-2017, 08:48
In questi giorni stiamo vedendo T aru kagaku no railgun.

Vale la pena recuperare i vari manga?

Valo
22-10-2017, 11:06
La mia valutazione su To Aru Kagaku no Railgun potrebbe essere viziata da una condizione di partenza errata. L’aver approcciato il network ‘A Certain Magical Index’, partendo proprio da questo spin off non mi avrà, forse, permesso di notare particolari, dettagli e sottigliezze in grado di migliorarne la percezione. In poche parole, se dovessi stabilire la bontà del prodotto complessivo della Dengeki Buko, trasposto in serie animata, il mio giudizio virerebbe più sul negativo non rendendo probabilmente merito all’indubbia qualità che deve circondare un titolo ormai così famoso.
Questa premessa per dire che, in sostanza, io questo anime non l’ho capito. Ventiquattro lunghi episodi con una trama ridotta ai minimi termini (5-6 episodi a cavallo della metà della serie e nel finale); un plot che, a dirla tutta, non mi è parso nulla di speciale e dove il sapore del già visto ha di gran lunga superato il tocco di personalità e originalità degli autori.
Ad avermi deluso maggiormente è stato il tratto con il quale sono state delineate le caratteristiche dei personaggi. Troppi main charachters che, nonostante la lunghezza della serializzazione, restano pressochè uguali a se stessi nei loro pregi e nei gran lunga superiori difetti. Non c’è crescita, anzi è un esasperare di alcune caratteristiche che alla fine me li hanno resi anche un po’ antipatici.
A salvare il prodotto è comunque la realizzazione tecnica che, salvo alcuni scivoloni in alcuni episodi, si è mantenuta sostanzialmente ad alti livelli. Bei disegni, e buona fluidità nelle scene di combattimento, conditi da effetti speciali che, salvo rare eccezioni, non hanno eccesso i limiti del buon senso. Queste ultime caratteristiche mi hanno portato a dare almeno la sufficienza all’intero prodotto.

P.S. Ho iniziato la seconda stagione, la S, e senza dubbio si notano dei bei passi avanti.

VOTO 6

Valo
01-11-2017, 10:04
In sede di recensione della prima stagione di To Aru Kagaku no Railgun, sottolineavo la staticità sostanziale di un prodotto che mi diede l’impressione di non avere un destino filmico preciso. Un’accozzaglia di personaggi iscritti in blocchi di marmo che non evolvono di un millimetro sia dal punto di vista caratteriale sia nelle mansioni normalmente assegnateli dalla storia, e una trama raggruppata in pochi episodi intervallati da puntate monografiche un po’, diciamo, “pigre”. Insomma non un granchè parzialmente recuperato dalla buona realizzazione tecnica e dalla qualità dei disegni.

Questa seconda stagione mi aveva invece inizialmente sorpreso, esordendo nel migliore dei modi grazie a una saga connotata da una trama strutturata e concentrata sull’eroina principale, senza inutili ‘spalle’ che, a ragion veduta, considero la vera zavorra dell’intera serializzazione. Nell’arco temporale dedicato alle ‘sorelle’, Mikoto Misaka affronta quel necessario processo di crescita del personaggio, aiutata ma non sovrastata da Kamijo. Tra momenti di forza e debolezze, lo sviluppo della trama principale attenua quella fastidiosa aura di superbia respirata per tutta la prima stagione intorno alla protagonista, rendendola finalmente gradevole e, soprattutto, umana. Il risultato si sostanzia in un ritmo avvincente e, soprattutto, più veloce, condito da una buona dose di emozioni a volte anche contraddittorie ma, finalmente, profonde.

Se l’intera serializzazione si fosse fermata al 16° episodio, avrei dato un 7 o anche di più a un anime che alla buona qualità tecnica e impiantistica, avrebbe finalmente affiancato una trama di un certo spessore. Peccato che negli ultimi otto episodi dedicati a Febri, i difetti di base dell’intera serializzazione si sono ripresentati addirittura accentuati. Una storia che dire stereotipata è poco, un minestrone di personaggi e personaggini poco caratterizzati per non dire noiosi al limite dell’inutilità e cattivi (molto tra virgolette) poco approfonditi tanto da apparire stupidi in base alle scelte effettuate. In tutto questo anche la protagonista, cresciuta insieme a Kamijo, sembra tornare ad essere solo quel mix di forza e superbia alla lunga stancante.

VOTO: 6,5

Valo
17-12-2017, 08:42
Il brand a Certain Magical Index continua a deludermi. Dopo il mediocre spin off ‘To Aru Railgun’, speravo in un riscatto proveniente dalla serie principale, confidando nella buona impressione suscitata dal personaggio di Kamijo Touma. La mia speranza è stata esaudita solo a metà, poiché sebbene il ragazzo continui ad impegnarsi, non pare sufficientemente supportato da una storia lacunosa e spezzettata seppur non priva di spunti di interesse.

La base del progetto non è malvagia: Scienza vs Religione e, a sua volta, lotta interna al Cristianesimo con un ateo a fungere da ago della bilancia in veste di tutore di una potenziale arma di distruzione di massa e di giustiziere delle malefatte altrui. Il problema è lo sviluppo frammentario, sconclusionato e non corredato da personaggi degni di nota. Index, l’arma di distruzione di massa, intraprende una spirale di imbrocchimento passando gradualmente da livello ottimo e simpatico a carneade irritante. Lo stesso Touma è sì interessante ma come un disco rotto si riduce a suonare sempre la stessa melodia: il suo pugno destro in faccia al malcapitato/a di turno, senza distinzioni di forza e, figuriamoci, di logica. Andrebbe anche bene per serie brevi – i classici 12 episodi – ma vederne 24 così cucinati, non depone a suo favore.
Appena sufficiente, nonostante il buon inizio, l’apporto di Styl, così come Biribiri/Misaka è almeno tenera nella sua versione tsundere. A salvarsi da un sostanziale appiattimento sono Tsuchikimado, un character che possiede una profondità e una logicità d’azione in controtendenza con l’andamento generale, e il redivivo/redento Accellerator, non peraltro autore anche della migliore performance in To Aru Railgun. I tanti inutili cattivi non li menziono essendo semplici meteore vacue utili a fungere da sacchi da boxe.

Della trama c’è ben poco da salvare. Buono il crossover con la saga S di Railgun, la migliore dell’intero prodotto complessivo, così come gli episodi dedicati alla redenzione di Accellerator, ma in generale permane quella sensazione che a fine visione ti spinge a chiederti: “si, vabbè, ma dove si vuole andare a parare?”

Buona la realizzazione tecnica, sia i disegni che le musiche non dispiacciono, i colori sono ben resi e, in generale, la scenografia complessiva è ben riprodotta. Discreta anche la fluidità delle animazioni, che mantiene un buon livello per tutti i 24 episodi (cosa rara).

To Aru Majutsu no Index merita una sufficienza complessiva, seppur stiracchiata, sperando che la seconda stagione alzi un po’ il tiro complessivo dell’intera opera.

VOTO: 6

miakaxyz
20-12-2017, 15:11
dopo i tuo commenti Valo, penso proprio che non lo guarderò.

Valo
06-01-2018, 10:23
Non è mai scattato il feeling tra me e il brand A certain magical Index, tanto da rendere estremamente complicata la visione complessiva di tutte le 24 puntate finali della seconda stagione, dopo un tour de force iniziato con le due serie spin off ‘To Aru Railgun’ e proseguito con la prima parte della saga principale. Non nego che il mio giudizio sia stato pesantemente influenzato dalle ottime aspettative iniziali per un prodotto rinomato nell’ambiente shounen. Non mi aspettavo di trovare un capolavoro, ma almeno una sequenza di episodi godibili, dai buoni ritmi e dall’adeguata miscela di ironia, azione, trama e personaggi interessanti. Ho trovato invece estremamente lento e lacunoso lo sviluppo della storia, penalizzata oltremodo dalla staticità complessiva dei tanti personaggi coinvolti.

Rispetto alla stagione I, in Index II s’intravede la forma archetipica di un nemico comune identificato nella Chiesa Cattolica. Sarebbe un passo avanti, se non fosse che il dipinto tracciato del Vaticano e dei suoi uomini lasci alquanto a desiderare. I virgulti di San Pietro non spiccano per intelligenza e sembrano più saltimbanchi (vedi le suore con gli zatteroni, ecc) utili a far numero e a consentire al protagonista di sferrare un po’ di pugni risolutivi. La mancanza di un ‘cattivo’ credibile penalizza la costruzione logica di un nesso fra i diversi archi narrativi, il cui trait d’union residuale s’identifica nell’accenno a quelle ipotesi di complotto che aleggiano nell’aere senza sfociare in nulla di concreto. Ne risulta una sceneggiatura indefinita, spezzettata dove risalta ancor di più il principale difetto che, a mio parere, contraddistingue tutti i prodotti del brand: la qualità non eccelsa dei personaggi. Tranne una paio di rari casi (Accellerator e Tsuchikimado), vi è un’assoluta mancanza di crescita degli alfieri della serie. L’approfondimento delle loro componenti psicologiche e caratteriali è completamente assente e l’epitome di ciò è l’evoluzione della stessa Index. Nel corso delle 48 puntate colei che dovrebbe essere l’eroina principale non solo non dà seguito al potenziale intravisto nella sua presentazione iniziale, ma subisce una pesante involuzione fino a renderla una comprimaria a tratti irritante e, da ultimo, una macchietta fan service senza arte né parte.

A salvare parzialmente il prodotto finale è l’ultimo arco narrativo, dove spicca il personaggio di Accellerator, l’unico in possesso di un retaggio valoriale particolare e atipico. Il numero 1 tra gli ESP di Gakuen Toshi è il solo a compiere un viaggio introspettivo e a ritornarne evoluto, pur mantenendo i tratti peculiari del suo carattere iniziale. Lo tsundere dai capelli bianchi si candida ad essere un potenziale protagonista di una futura serie o di uno specifico spin off.

VOTO: 5,5

miakaxyz
10-01-2018, 17:23
ti sei guardato pure l'altra serie, io non ci sarei riuscita! XD

Valo
11-01-2018, 17:16
Quando comincio un manga/anime, difficilmente mollo >:(>:(>:(>:(