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Valo
20-03-2008, 15:55
UNICEF Japan: urge includere la pornografia virtuale tra le proposte di proibizione

Il partito liberal-dmocratico giapponese (la fazione politica più conservatrice del Paese) e la sua coalizione, sotto la pressione internazionale, preparano una normativa che renderà illegale il possesso di materiale pornografico a sfondo minorile per la prima volta nel Paese.
Il tentennante progetto di legge, però, non include nella lista la cosiddetta pornografia minorile “virtuale”, come quella che potrebbe essere rappresentata in taluni fumetti, prodotti d’animazione e videogames. Alcuni membri del partito si sono riuniti appositamente per affrontare la questione. La stessa rappresentanza incontrerà Thomas Schieffer, ambasciatore americano a Tokyo, che aveva recentemente fatto notare le mancanze normative del governo giapponese in materia, e come anche il solo possesso di materiale simile sia proibito negli altri Paesi Membri del G8 (che quest’anno terrà il suo Summit proprio in Giappone, tra il 7 e il 9 luglio a Hokkaido), oltre alla Russia.

La divisione giapponese dell’UNICEF (United Nations Children's Fund (http://www.unicef.org/)) guida la campagna per proibire la pornografia minorile virtuale, così che sia inclusa nel progetto di legge giapponese. Lo scorso ottobre il governo nipponico aveva avviato una ricerca sulle “pubblicazioni dannose” i cui risultati sono stati molto discussi. Alla proposta di regolamentazione della pornografica disegnata, l’86,5% degli intervistati si era dichiarato favorevole (leggi tutto (http://animeclick.lycos.it/notizia.php?id=17247)).

C’è tuttavia qualche perplessità sulla definizione di “pornografia minorile virtuale”; UNICEF intende anche quella che coinvolge produzioni con persone reali sopra i 18 anni, che dovrebbero essere proibite se gli attori, pur maggiorenni, indossano indumenti come la divisa scolastica alla marinaretta, e hanno un aspetto fisico che li fa apparire più giovani.

I contrari alla proposta di legge affermano che questa proibizione infrange la libertà di stampa e di espressione e, addirittura, possa indurre gli uomini che usano queste produzioni come valvola di sfogo per le loro pulsioni sessuali a commettere reati più gravi. Altre critiche ribadiscono che i personaggi raffigurati in tali produzioni sono solo di fantasia e non possono essere dannosi.

Sia nel 1999 che nel 2004, in Giappone sono già state approvate delle leggi che vietano la produzione e la vendita - ma non il possesso - di materiale pedo-pornografico. Secondo il ministro della Giustizia giapponese, negli ultimi anni c’è stata una crescita delle denunce per casi di pedo-pornografia, che sono passate da 25 nel 1999, a 214 nel 2003, fino a 585 nel 2006.

fonte: animeclick

... il tema è molto controverso: dove effettivamente cessa il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero, le tradizione ed il particolare concetto di sessualità, e dove cominciano i diritti "universali" degli altri, ed in particolare dei più deboli (da tutelarsi con l'aiuto di Organizzazioni apposite).

non ho una grandissima esperienza di hentai, la maggior parte dei quali giudico troppo trucida ed esasperatamente "rivoltante" (vd. i tentacolari o i male ed i female). Alcuni titoli sono cmq ben fatti (vd. G-Taste), considerando che parliamo di prodotti da valutare secondo canoni diversi da quelli dei soliti anime.

Dall'articolo postato si rileva che il fulcro della protesta si concentra soprattutto su quelle opere di genere che hanno come protagoniste le classiche "lolite" (ragazze 15nni - 16nni, studentesse, rigorosamente vestite alla marinara, ecc.), ma ho letto che vi sono titoli basati su bambini di dieci o addirittura fino ai sei anni!

ho trovato da poco una vecchia serie degli anni ottanta, Cream Lemon (quando avrò un pò più di tempo, aprirò un topic di presentazione), da più parti giudicata come l'archetipo dei moderni hentai (al giorno d'oggi sarebbe considerato massimo come un soft-hentai o un ecchi).
...... ho visto alcune delle puntate in questione (purtroppo sono in raw) e mi è capitato qlke episodio con protagonisti che, pur avendo un'eta liceale, almeno credo, erano disegnati, complice anche l'old style anni ottanta tondeggiante ed un pò tozzo, in maniera troppo fanciullesca ...

sarà il bigottismo recondito che è in noi, la morale o chi più ne ha più ne metta ... ma a me ha fatto letteralmente schifo.

marco
30-03-2008, 11:25
Non so, ma a me sembra una cosa che non sta in piedi, potrebbero disegnare una lolità dire che è maggiorenne(come si fa a stabilire l'età di un personaggio??) e farli fare lo stesso del sesso.
Invece di rappresentare scuole giapponesi, magari usano altre scuole con divese o le vestono da infermiere.. insomma non è cosi che si combatte il problema.
Ciò non toglie che il giappone magari debba regolamentarsi un pochino..ma noi italiani non possiamo certo criticarli per "mancanza di regolamentazioni" visto che da noi non sono regolamentati ne i reati finanziari, ne moltre altre cose..